È stata anticipata alle 22 di martedì 23 luglio la chiusura al traffico della tratta sopraelevata della circonvallazione Tiburtina della Tangenziale est di Roma. Lo riferisce in una nota il Campidoglio. La chiusura, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, riguarderà inizialmente il viadotto inferiore della circonvallazione in direzione Salaria, da viale Castrense a largo Passamonti. Dal 9 agosto sarà chiuso, invece, il viadotto superiore in direzione San Giovanni, da largo Passamonti a viale Castrense, 24 su 24 e sette giorni su sette. La soprelevata sarà quindi completamente chiusa, in entrambe le direzioni, dalle ore 23 del 9 agosto alle ore 6 del 19 agosto. Le chiusure dei viadotti rientrano nell’intervento giubilare di riqualificazione della soprelevata, ed erano inizialmente previste, rispettivamente, per il primo agosto e il 16 agosto. Il cambio di date è stato tuttavia necessario per la completa sostituzione delle caditoie che erano state coperte da lavori precedenti: le condizioni in cui sono state trovate le rendono infatti totalmente inutilizzabili. Per garantire la completa riapertura della strada entro il 2 settembre sono state quindi anticipate le lavorazioni sul viadotto inferiore.
“È stata un sorpresa”, ha commentato l’assessora capitolina ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini. “Le caditoie – ha aggiunto – erano scomparse sotto strati di asfalto e, quando durante i lavori Anas le ha scoperte, abbiamo visto che erano ostruite e rovinate. Oltretutto, sono fuori produzione. Abbiamo trovato in tempi record una ditta che produce un modello adatto, tra l’altro verranno posizionate in verticale, fuori dal piano carrabile per evitare il famigerato effetto ‘dum-dum’. Vengono installate artigianalmente, un lavoro certosino che contribuisce alla sicurezza della strada insieme alle altre lavorazioni, fondamentali. Per non disattendere in nessun modo la riapertura a settembre con la Polizia Locale abbiamo scelto questa opzione, approfittando dell’alleggerimento del traffico estivo. Questo evento è l’ulteriore conferma che il lavoro non si poteva più rimandare, per la sicurezza dell’infrastruttura e quindi dei tanti fruitori che ogni giorno la percorrono”, ha concluso l’assessora Segnalini.