Roma: bus turistici a due piani, arriva il bando

Decisa la stretta sui permessi: le vecchie autorizzazioni decadranno

Roma bus turistici via della conciliazione - fotografo: Benvegnù-guaitoli-lannutti

Dovrebbe essere discusso in Aula la prossima settimana il nuovo Regolamento per il servizio di trasporto «Gran turismo» (gli open bus a due piani), le linee commerciali (i pullman da e per gli aeroporti) e speciali (riservate alle gite scolastiche). Si tratta di un passaggio obbligato, che recepisce le direttive regionali del 2022: il punto di svolta è nella messa a gara, mentre finora le richieste di autorizzazione venivano presentate al dipartimento Ambiente in regime di libero mercato. L’obiettivo del contingentamento è «tutelare i prevalenti interessi pubblici ravvisabili all’interno del pregevole tessuto urbano capitolino centrale (Ztl bus  A e C)» tramite l’introduzione di «vincoli proporzionali». Lo scrive Il Corriere della Sera.

Sarà la giunta, all’esito di un’istruttoria con gli uffici, a indicare «i volumi di traffico massimi sviluppabili per garantire il necessario contemperamento tra le esigenze di matrice pubblicistica e la libera iniziativa economica dei privati». I permessi potranno essere rilasciati soltanto dopo aver partecipato a «una procedura competitiva a evidenza pubblica». Le autorizzazioni preesistenti decadranno tranne quelle «rilasciate in forza dei criteri generali approvati dalla legge regionale del 2022» che prevedono per i Comuni la possibilità di rinnovare la concessione di otto anni per altri otto (ma il Campidoglio vorrebbe limitare l’estensione alla sola Ztl bus A, più periferica).

Nel definire il numero di bus «gran turismo» che potranno circolare nelle Ztl bus  e C, la giunta dovrà tenere conto di una serie di aspetti: l’impatto sulla viabilità; l’impatto visivo in ambiti di particolare rilevanza monumentale, paesistica e archeologica; impatto sulla regolarità del servizio pubblico locale. Tra i criteri premianti che verranno indicati nella gara, la sostenibilità ambientale dei mezzi impiegati. Gli operatori dovranno dimostrare anche «l’attitudine della linea a valorizzare le caratteristiche artistiche, storiche, ambientali, culturali e paesaggistiche degli ambiti territoriali interessati dal percorso della linea per la quale si richiede l’autorizzazione».

Sarà inoltre vietata la vendita di titoli di viaggio in forma itinerante (tramite i procacciatori di clienti sguinzagliati nelle zone più turistiche). Ed è allo studio una riduzione degli stalli per evitare che si trovino sotto le finestre delle abitazioni. Nel frattempo, tra i passaggi che nelle direttive regionali lascerebbero un certo margine interpretativo, si sta ancora ragionando sulla decadenza dei titoli pregressi: il Comune vuole approfondire la questione, che potrebbe essere oggetto di un emendamento ad hoc, consapevole di dover contare su un solido appiglio giuridico per evitare una valanga di ricorsi.

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