Roma Capitale: ok a testo base della riforma costituzionale

Ok commissione Camera a testo base riforma Costituzione. Il relatore Ceccanti: "poteri legislativi in deroga. Dedichiamo primo sì al prof Caravita"

E’ in due soli articoli il testo base della riforma costituzionale approvato oggi dalla Commisisone Affari costituzionali della Camera che attribuisce a Roma Capitale i poteri legislativi di una regione.

Il testo prevede che all’articolo 114 della Costituzione (quello in cui si stabilisce che “Roma e’ la capitale della Repubblica.

La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”) sia aggiunto un comma, in cui si afferma: “Roma Capitale dispone di poteri legislativi definiti nelle materie di cui all’articolo 117, terzo e quarto comma”; queste materie sono quelle di competenza esclusiva delle Regioni e quelle di competenza concorrente tra Stato e Regioni. , Il testo base esclude pero’ dai poteri legislativi di Roma Capitale “la tutela della salute e le altre materie stabilite d’intesa con la Regione Lazio e lo Stato, secondo legge dello Stato approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti”. “Roma Capitale – precisa poi il testo – puo’ conferire con legge le proprie funzioni amministrative a municipi. La legge dello Stato, sentiti gli enti interessati, stabilisce forme di coordinamento tra la Regione Lazio e Roma Capitale.”

Il secondo comma del Primo articolo stabilisce il periodo il periodo transitorio dell’applicazione delle nuove norme: “In sede di prima attuazione della presente legge costituzionale, a Roma Capitale si applicano le leggi della Regione Lazio vigenti prima della data di entrata in vigore della medesima legge costituzionale”.

L’articolo 2 stabilisce al primo comma che “Il trasferimento dei poteri legislativi” a Roma Capitale “decorre dopo due anni dall’entrata in vigore della presente legge costituzionale”.

“Con il modello adottato oggi col testo base, ferma restando l’unità della Regione Lazio e sulla base di un sistema pattizio con la Regione e con lo Stato – spiega il relatore Pd sul testo base Stefano Ceccanti- possono essere attribuite a Roma capitale competenze legislative in deroga all’attuale riparto tra i vari livelli di governo. La latitudine massima sarebbe quella dei commi terzo e quarto dell’articolo 117, ossia delle materie di competenza concorrente e di competenza residuale regionale, esclusa comunque quella sanitaria ed anche le altre che saranno eventualmente escluse dall’intesa. Dedichiamo questo voto all’impegno del professor Beniamino Caravita, che ci ha lasciato qualche mese fa, di cui ricorre oggi il compleanno, che viene ricordato ora anche con un convegno alla Sapienza e che tanto ha dato anche su questo tema”.

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