Roma ha conferito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, Manuel Bortuzzo a al milite ignoto.
La senatrice a vita Liliana Segre nel 1944, all’eta’ di 14 anni, fu prelevata alla stazione centrale di Milano e deportata nei campi di Auschwitz-Birkenau. Venne liberata il primo maggio del 1945 quando l’Armata rossa entro’ nel campo di Ravensburck in cui era stata condotta. Da oggi Liliana Segre, 90 anni, e’ cittadina onoraria della Capitale. Roma segue numerose altre citta’ in Italia che le hanno conferito la cittadinanza onoraria come Venezia, Pisa, Reggio Calabria, Savona. La proposta e’ stata approvata all’unanimita’ dall’Assemblea capitolina con 36 voti favorevoli.
“Proponiamo di conferire la cittadinanza onoraria di Roma alla senatrice Liliana Segre deportata all’eta’ di 14 anni nel campo di concentramento di Auschwitz Birkenau – ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervenendo in Aula Giulio Cesare -. Alla senatrice Segre ho espresso il ringraziamento, a nome mio e della citta’ di Roma, per il suo impegno costante, per la sua preziosa opera di testimonianza. Il rastrellamento del 16 ottobre del 1943 rimane una ferita profonda nella storia della nostra citta’. Liliana Segre si e’ assunta il compito non solo di ricordare ma di dare in qualche modo la parola a coloro non l’avevano. Senatrice Segre – ha concluso Raggi -, non smetteremo mai di ringraziarla per quello che ha fatto e per quello che sta facendo con la sua opera di testimonianza che mantiene viva la memoria della Shoah”.
Manuel Bortuzzo, il nuotatore 22enne, nato a Trieste e cresciuto a Treviso, viveva a Roma nel febbraio del 2019 quando fuori a un locale alla periferia sud di Roma e’ stato raggiunto da un colpo di pistola, esploso da due giovani che hanno poi confessato di averlo colpito per errore. L’agguato e’ costato la carriera a Bortuzzo, rimasto paralizzato per una lesione al midollo. Oggi Roma Capitale gli ha conferito la cittadinanza onoraria, con l’approvazione all’unanimita’ della delibera in Assemblea capitolina. A motivare la scelta del Campidoglio, in Aula Giulio Cesare, la sindaca di Roma Virginia Raggi che ha spiegato: “Manuel Bortuzzo e’ stato vittima di una violenza inaudita e incomprensibile in un quartiere della nostra citta’, la stessa da lui scelta per la sua carriera da campione. Ha subito generato una sconfinata ammirazione perche’ non si e’ arreso a quella violenza, ha reagito dimostrando di non voler rinunciare al suo futuro con un impegno ancora maggiore rispetto a prima. Manuel e’ presto diventato un esempio per tutti, in particolare per i coetanei e i piu’ giovani, su come superare le difficolta’ che la vita ci pone e affrontare la disabilita’. Roma – ha aggiunto Raggi – ha voluto essere al suo fianco fin dal primo momento, in questo percorso lungo e difficile, lo abbiamo sostenuto costituendoci parte civile contro i criminali che lo hanno ferito e quindi proponiamo oggi il riconoscimento della cittadinanza onoraria di Roma Capitale per aver incarnato, con il suo impegno e determinazione, un mirabile esempio di coraggio per i giovani e per l’intera collettivita’”.
Su iniziativa del gruppo delle Medaglie d’oro al valore militare Roma Capitale ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite ignoto. “L’iniziativa ci e’ stata segnalata dall’Anci: la proposta, rivolta a tutti i Comuni, e’ arrivata in occasione della ricorrenza del centenario del milite ignoto”, ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervenendo in Aula Giulio Cesare nel corso dell’Assemblea capitolina che ha approvato la delibera. L’atto e’ stato licenziato con 33 voti favorevoli e un contrario, la consigliera ex M5s e oggi al gruppo misto Gemma Guerrini. “L’undici agosto 1921 – ha proseguito Raggi – il parlamento approvo’ la sepoltura della salma di un soldato ignoto. La nostra citta’ ha l’onore di ospitare il monumento al Milite ignoto, dedicato a chi oltre un secolo fa sacrifico’ la propria vita per l’Italia. E’ simbolicamente un omaggio alle vittime di tutti i conflitti armati, a difesa della comunita’ nazionale e il cui impegno ha permesso di tramandare la memoria e i valori democratici che hanno ispirato la nostra Costituzione”.