Roma: commissioni sport e patrimonio al lavoro per nascita museo olimpico

Per rilanciare e arricchire l’offerta dei musei civici della Città con l’auspicio che Roma possa tornare ad ospitare la manifestazione olimpica nel 2036

Piazza del Campidoglio

Le commissioni sport e patrimonio di Roma sono al lavoro per la nascita di un museo olimpico.

“Recuperare la lunga e preziosa tradizione sportiva romana attraverso la nascita di un museo civico della memoria olimpica che possa coniugare la tradizione classica e le moderne tecnologie digitali, per ricordare uno dei periodi storici più importanti conosciuto come Roma 1960″.

A parlare il presidente della commissione capitolina permanente sport, Ferdinando Bonessio, presidente del gruppo Europa verde ecologista in Consiglio comunale, nel corso della riunione congiunta con la commissione capitolina permanente patrimonio e politiche abitative. “L’intento è di non dimenticare le gesta memorabili di sportivi del calibro di Wilma Rudolph, Cassius Clay, Livio Berruti, Abebe Bikila, Rafer Johnson, Glenn Davis solo per citarne alcuni che possono rivivere anche attraverso la predisposizione di percorsi interattivi, touch screen e realtà virtuale, regalando una esperienza di visione ai visitatori”.

“Allo stesso tempo – prosegue il capogruppo Bonessio – si tratta di una occasione per promuovere la cultura e i valori dello sport tra le giovani generazioni che, mai come in questo periodo storico, hanno bisogno di modelli di abnegazione, rispetto, pace e solidarietà. Ho vissuto il fascino del post Olimpiade 1960 in una città in cui si continuava a parlare con entusiasmo di quell’evento. Sono cresciuto con quei riferimenti e con quei racconti. Ricordo che in quel periodo oltre ai classici album delle figurine di calcio fu pubblicato anche l’album delle Olimpiadi attraverso cui ho avuto modo di conoscere e appassionarmi a uno degli avvenimenti più rilevanti della storia moderna. Questa iniziativa vuole essere dunque anche un modo per rilanciare e arricchire l’offerta dei musei civici della Città con l’auspicio che Roma possa tornare ad ospitare la manifestazione olimpica nel 2036. Senza dimenticare che la storia sportiva di Roma inizia ben prima di Giochi Olimpici, consacrandola città-erede naturale delle Olimpiadi classiche” e dove gli avi di de Coubertin trovano sepoltura all’Aracoeli. Da qui, dunque, l’idea di creare un museo civico romano dello sport.

L’iniziativa è stata condivisa dal presidente della commissione capitolina, Yuri Trombetti, che ha assicurato il massimo impegno per individuare un immobile idoneo ad ospitare il museo. Presente all’incontro anche Ruggero Alcanterini, Presidente Nazionale Comitato Italiano FairPlay – Associazione Benemerita del Coni. “Dopo l’individuazione di un possibile luogo atto ad accogliere questa nuova istituzione a carattere culturale ed educativo al servizio della comunità, sarà imprescindibile la collaborazione e il sostegno del CONI e della Regione Lazio per mettere a sistema le risorse umane e materiali di ognuno”, conclude il presidente Bonessio.

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