Viene da chiedersi chi vogliano prendere in giro. Dopo l’incontro a Palazzo Chigi fra il premier Giuseppe Conte e la sindaca Virginia Raggi sono circolate dichiarazioni entusiastiche.
Da un lato, ecco, la Raggi che, dopo oltre un anno di richieste inevase dal Governo, si dichiara elettrizata per aver parlato non solo dei poteri di Roma, ma di tante opportunità per il rilancio della Città in occasione delle celebrazioni per i 150 anni della Capitale.
Dall’altro il premier Conte su Facebook confessa che la Capitale conta molto per il governo e si impegnerà per far trovare ai turisti (a noi no, vero?) la Capitale in gran forma per le celebrazioni del Giubileo del 2025 (e siamo a luglio 2019…)
Mentre partano i cinguettii, fuori, senza l’aria condizionata di Palazzo Chigi e delle auto grigio/blu, c’e tanta gente accalcata negli autobus roventi, dopo aver atteso a lungo nell’aria resa maleodorante dai rifiuti, ammucchiati ovunque.
E mentre i proprietari di tanti negozi del Centro storico sono disperati per il crollo delle vendite.
Ma nessuno li ascolta e ben poche istituzioni si presentano alle riunioni, per accettare un confronto diretto. E si, perchè ormai il centro è inaccessibile reso sempre più difficile da una sciagurata gestione della viabilità e dei trasporti, impegnata solo a vietare e svogliata nel cercare e trovare soluzioni definitive.
Lei, Lui e gli Altri non si accorgono che il Tridente si sta velocemente trasformando (suo malgrado) nella nuova periferia della Città. Certo Trinità dei Monti, la Barcaccia, P.zza del Popolo sopravviveranno forse per sempre ma, tutto intorno sarà presto “casbah”.
Lei, Lui e gli Altri in un anno di “convivenza” hanno combinato il NULLA TANGIBILE.
Così pare che prendano coscienza della reciproca esistenza, fra sorrisi e complimenti, giusto ora e solo in vista del Giubileo 2025…Del prima e del durante, che riguarda la Capitale e il suo sprofondo, non una parola. Evidentemente vivono su una nuvola fatta di futuro, guardano lontano (perchè conviene, così) e si fanno mille moine. Dei romani ogni giorno in trincea, dei piccoli-medi commercianti sull’orlo del tracollo, dei turisti increduli del degrado senza limite, per loro, evidentemente non è un problema degno di nota. Noi tutti speriamo che arrivi il giorno che, oltrepassato il limite della decenza e della sopportazione se ne occupi direttamente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nella nostra superstite piccola romanità: crediamo ancora nei miracoli!! Giusto quelli (e il Presidente) ci possono salvare…