Tra bandiere rosse e blu, striscioni, fischetti e fumogeni migliaia di lavoratori e pensionati del Lazio hanno sfilato in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la legge di bilancio del governo. La manifestazione, alla quale secondo gli organizzatori hanno partecipato dalle 7.000 alle 10.000 persone, è partita alle 9:30 da piazza dell’Esquilino ed è arrivata a via dei Fori Imperiali intorno alle 11:15. Le bandiere della Cgil e della Uil hanno colorato il corteo, insieme a striscioni e cartelloni retti dai manifestanti. In particolare, i dimostranti hanno protestato per chiedere un’aumento dei salari e delle pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. “Manovra sbagliata, sciopero generale“, recita lo striscione in testa al corteo. “Giorgia, chi non arriva alla fine del mese i conti se li sa fare bene (senza calcolatrice)”, si legge invece sul cartellone di un lavoratore. Diversi anche i cori intonati dai dimostranti contro il governo. In piazza, insieme ai lavoratori, anche alcuni esponenti del mondo della politica e delle istituzioni, come la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema.
Sul palco, allestito ai Fori Imperiali, si sono alternati gli interventi del segretario regionale della Uil e di altre rappresentanze sindacali. Lo sciopero di 8 ore ha coinvolto numerosi settori pubblici e privati, dalla scuola alla sanità passando per fabbriche, poste, giustizia, commercio, ministeri e vigili del fuoco, con eccezioni per il trasporto ferroviario, dove per precettazione ministeriale, è stato ridotto a quattro ore dalle 9 alle 13. Secondo la Cgil e la Uil di Roma e del Lazio l’adesione allo sciopero è stata di oltre il 70 per cento dei lavoratori. “La manifestazione di oggi è un grande sciopero che dice con forza al governo che manovra è sbagliata, perché impoverisce i lavoratori e aumenta le tasse, fa i tagli alla sanità e non dà le risorse agli enti locali”, ha detto il segretario regionale della Cgil, Natale Di Cola. “Protestiamo contro la legge di bilancio, per una sanità che non funziona e per le disuguaglianze che sono sempre più forti. Noi siamo nel giusto quando diciamo che abbiamo 2 milioni e mezzo di persone che non riescono più a curarsi per problemi economici”, ha ribadito il segretario regionale della Uil, Alberto Civica. Secondo la segretaria nazionale della Fiom Cgil, Francesca Re David, “oggi siamo un grande noi, il diritto allo sciopero è un diritto costituzionale e lo difendiamo. Noi lavoratori siamo questo Paese e quello di oggi è uno sciopero per un’ingiustizia sociale, dobbiamo rinnovare tutti i contratti e vogliamo rinnovarli insieme con le persone che sono qui”, ha concluso. La manifestazione si è chiusa sulle note di “Bella Ciao”.