Roma, domani sciopero dei trasporti a 14 giorni dal precedente: è legittimo?

La Commissione Garanzia degli Scioperi ad aprile: devono passare almeno 20 giorni. Ma domani la Capitale si ferma ugualmente

Si preannuncia un venerdì caldissimo in tutte le principali città italiane. Domani, 26 ottobre, incroceranno le braccia tantissimi lavoratori del pubblico impiego, dal mondo della scuola a quello dei trasporti. Al centro della protesta c’è anche Roma, con uno sciopero di 24 ore dei lavoratori aderenti ai sindacati Sgb, Cub, SI Cobas, Usi-Ait e Slai Cobas che riguarderà metro, ferrovie concesse e i bus di Atac e Roma Tpl. Fermi anche i mezzi Cotral e i treni addirittura dalla serata di giovedì 25.

Nello scorso aprile, dopo oltre 15 anni di mancate intese, la Commissione garanzia degli scioperi ha approvato una nuova regolamentazione sulle agitazioni nel settore del trasporto pubblico locale. Tra le principali novità c’è il raddoppio dell’intervallo tra uno sciopero e l’altro: da 10 a 20 giorni. Una misura che nasce dall’esigenza di limitare lo stop a un servizio pubblico indetto da sindacati con pochi iscritti.

Domani è venerdì 26 ottobre e la memoria del pendolare romano conserva ricordi freschi sull’ultimo sciopero in Atac. Era il 12 ottobre quando il trasporto pubblico di Roma si fermava per un’agitazione di 24 ore indetta dal sindacato Cambia-Menti. Ovvero 14 giorni prima dello sciopero che domani provocherà il caos tra le vie della città.

La forza della regolamentazione della Commissione scioperi consisteva proprio nell’aver posto i paletti a prescindere dal soggetto sindacale proclamante ma facendo riferimento solo al bacino di utenza.

Ragioni che spingono a supporre che domani Roma subirà uno sciopero che non rispetta le indicazioni provenienti dall’autorità in materia.

Radiocolonna ha scritto all’Autorità garante degli scioperi per avere lumi sulla vicenda ma senza ottenere risposta.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014