Una “città ferma che ha tagliato investimenti”, ma soprattutto “che non riesce a spendere le sue risorse”. Così Roberto Gualtieri racconta di aver trovato Roma dopo cinque anni di amministrazione Raggi. “Abbiamo evitato di accusare qualcuno ma abbiamo dovuto dedicare molte energie a rimettere in piedi situazioni davvero critiche, con la macchina amministrativa sui binari sbagliati”, ha spiegato il sindaco di Roma, durante un assemblea di Sinistra Civica ed Ecologista, secondo quanto riporta La Repubblica.
Una dichiarazione che non è piaciuta a uno dei fedelissimi dell’ex prima cittadina, Daniele Diaco – consigliere capitolino e vicepresidente della commissione Ambiente – che dice: “Il sindaco Gualtieri si lamenta di aver trovato Roma ferma. Ma la realtà è ben altra cosa da quello che il primo cittadino racconta e vuole far credere ai cittadini romani. Quando siamo entrati noi quasi sei anni fa, dal punto di vista ambientale abbiamo trovato Ama in rosso e con i bilanci falsificati dal 2003”.
Diaco spiega che alla giunta Raggi è servito del tempo per correggere “13 anni di bilanci falsi”, che sono poi stati approvati “con un risanamento da 250 milioni di euro” e un piano industriale da 340 milioni di euro.
“Il sistema dei rifiuti – continua il consigliere comunale – era al collasso e senza impianti per gli sbocchi della raccolta. Il Servizio Giardini era completamente depauperato, senza bandi, senza fondi, senza uno stralcio di progetto, senza operatori da mettere in campo. Ecco cosa invece abbiamo lasciato noi all’attuale amministrazione: due mega accordi da 100 milioni di euro per tre anni sullo sfalcio e sulle potature, al via le assunzioni di nuovi giardinieri, acquisto di nuovi mezzi (camioncini, camion, trattori, bracci meccanici, trincie, falciatrici e chi più ne ha più ne metta). Capiamo il diverso orientamento politico, ma dal sindaco ci saremmo aspettati più riconoscenza che attacchi faziosi e strumentali”.
Mentre Antonio De Santis – capogruppo in Campidoglio della Lista Civica Raggi Ecologia e Innovazione – lancia l’allarme sui fondi del Pnnr: “La Capitale di perdere i bandi per mancanza di personale che istruisca le pratiche”. E invita la nuova giunta ad accelerare con le assunzioni di “tutto il persone in graduatoria”.
“È in arrivo una pioggia di soldi per la Capitale, quasi 1,2 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oggi Gualtieri mette le mani avanti e dichiara quali siano i problemi per raggiungere questi obiettivi: manca la forza lavoro per mettere a terra i progetti, non c’è il personale negli uffici che legge, istruisce e lavora le pratiche”, dichiara De Santis.
“Lo ripeto da anni e avevo ragione a battere su questo tasto. Proprio per questo, come ex assessore al personale della passata amministrazione Raggi, ho bandito gli ultimi concorsi per Roma Capitale: sono tutti conclusi, il sindaco e la sua squadra devono sbrigarsi e assumere tutto il personale in graduatoria. Altrimenti alle difficoltà della gestione ordinaria dei servizi si aggiungeranno anche quelle legate alle attività per i bandi del Pnrr. Sento parlare di contratti a tempo determinato per seguire le progettazioni del Pnrr. Pur rendendomi conto delle esigenze e delle possibilità offerte dalla norma ritengo che tutto ciò non debba impattare sui concorsi pubblici già svolti. Sia chiaro infatti che soluzioni di questo genere possono essere adottate solo dopo aver esaurito le graduatorie e attinto anche agli idonei. Non si cerchino scorciatoie che ledano le aspettative di chi ha partecipato a un pubblico concorso né si mettano in discussione i principi cardine dell’accesso alla pubblica amministrazione”.