Roma, Gualtieri e i conti che non tornano – VIDEO

La Capitale approva il bilancio previsionale al 2024. Il sindaco annuncia nuovi investimenti. Ma la situazione finanziaria della Capitale non è affatto rose e fiori

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, approva il bilancio previsionale 2022-2024 per la Capitale. Con tanto di fondi aggiuntivi per istruzione, ambiente, trasporto pubblico e decoro urbano. Ma non è chiaro come risolverà criticità importanti che erano state rilevate lo scorso anno dall’Organismo di revisione sul previsionale 2021-2023. A gennaio 2021, i controllori pubblici avevano infatti invitato gli amministratori a stare in allerta: nel bilancio previsionale triennale c’erano infatti poste eccessivamente ottimistiche per i tempi che corrono. E anche il fondo per i crediti a rischio riscossione doveva essere rimpinguato. Per non parlare di cinquencento milioni di disavanzo da ripianare. Con la raccomandazione dell’Organo di revisione anche per il 2020 di prestare attenzione all’ “elevato numero e valore dei debiti fuori bilancio riconosciuti e da riconoscere”, come si legge nel parere dell’ente di vigilanza sul bilancio di previsione 2021-2023 del 26 gennaio 2021. “Si raccomanda nuovamente che venga posta la massima attenzione sia nell’effettuazione delle procedure di spesa sia nella gestione del contenzioso, al fine di evitare il formarsi di nuovi debiti fuori bilancio” spiega il documento.

Ma non è tutto perchè i controllori ricordano anche che il comune è impegnato a pagare i debiti contratti in passato attraverso le tasse dei contribuenti. Nel dettaglio, al piano di rientro della gestione commissariale del debito va lo 0,4% dell’Irpef incassata, il restante 0,5% potrà essere utilizzato invece per la gestione ordinaria. In pratica, si tratta di circa 350 milioni di cui 153 vanno al piano di rientro del debito. Almeno per il 2020. Con quali soldi? Nelle stime dell’amministrazione Raggi gli introiti per le casse comunali dovrebbero aumentare fra il 2021 e il 2023 a circa 457 milioni l’anno. Una stima ottimistica che però non trova conferma nella reale situazione economica della capitale dove il turismo è al palo con ristoranti e bar lavorano a singhiozzo. Non a caso l’Organo di revisione si “raccomanda di monitorare l’effettivo andamento degli incassi e adeguare le previsioni di entrata e/o gli stanziamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità”.

Ma le ottimistiche previsioni non si limitano a questo. Nel documento si prospetta un incremento dell’incasso 2021 sul contributo di soggiorno. Nonostante la penuria di turisti nella Capitale, l’amministrazione riteneva che da questa tassa arriveranno ben 145 milioni nel 2021 contro i 53 milioni dell’esercizio 2020. “Stante il protrarsi dello stato di emergenza collegato alla pandemia e quindi delle misure restrittive sulla circolazione dei cittadini, tale previsione potrebbe risultare sovrastimata” spiega l’Organismo di vigilanza che raccomanda di “verificare l’evoluzione delle misure restrittive ed adeguare conseguentemente l’ammontare del gettito previsto per tale entrata”.

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