Nonostante il boom di iscrizioni a luglio (più 20 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso), il Campidoglio chiude gli asili. Lo scrive Il Corriere della Sera da cui riprendiamo il seguente articolo di Andrea Arzilli
Nei corridoi del palazzo Senatorio si parla di «razionalizzazione della scuola dell’infanzia», con il termine «chiusure» che nessuno vuole pronunciare perché non si scateni un putiferio. Di fatto, però, accade che nei piani di settembre molte strutture o non apriranno del tutto o si ritroveranno con meno classi perché, in attesa del bando targato Raggi per la stabilizzazione di 400 precari della scuola, sono finiti i soldi per le supplenze.
Cinque asili chiusi, altri 22 a sezioni ridotte
Così «la Magica Magnolia» sulla Pontina, «il Corniolo rosso 2» sull’Ardeatina, «Ponte lo Scarabocchio» nei pressi di via di Bravetta, «Zigo Zago» sulla Casilina e «il Paese dei Balocchi» non lontano da Primavalle, a settembre non apriranno proprio i cancelli. Altre 22 scuole, invece, saranno costrette a ripartire a ranghi ridotti e con meno sezioni (salta sempre il tempo pieno) perché non c’è più un euro per pagare gli educatori.
Scontro tra maggioranza dem e assessori
E la decisione, che ha contorni economici e riflessi politici, sta mandando in tilt i settori Scuola e Personale del Comune – già provati dalle polemiche per il bando sulle progressioni verticali -, con tanto di corto circuito dem tra consiglieri e assessori, Andrea Catarci al Personale e Claudia Pratelli alla Scuola. «Esprimiamo grande preoccupazione per il modello organizzativo che si intende proporre alla città – attaccano Carla Fermariello e Riccardo Corbucci, presidenti delle commissioni Scuola e Personale, in un comunicato firmato a sei mani con la capogruppo Pd Valeria Baglio – Chiediamo rassicurazioni agli assessori in merito alla garanzia della tenuta dei servizi e del loro corretto funzionamento, a partire dal primo settembre. Riteniamo infine che vadano introdotti dei correttivi sostanziali al metodo sino ad ora adottato alla governance di Scuola e Personale».
Chiusure note da tempo in Comune
Fuoco amico, insomma. Del resto i consiglieri, incalzati dalle associazioni dei genitori e dai sindacati, non potevano non prendere politicamente le distanze da un programma di chiusure, o ridimensionamenti del servizio, di cui già da tempo in Campidoglio si era a conoscenza.
Il documento top secret delle Risorse umane
In una comunicazione di inizio anno del dipartimento Risorse umane, infatti, si annunciava la fine dei fondi e il dubbio sulla ripresa delle attività negli asili dopo l’estate: «Si rappresenta che la proiezione su base annua della spesa non assicura la ripresa delle attività educative e scolastiche 2023-2024 venendo meno la disponibilità finanziaria già dal mese di settembre», scrivevano dalle Risorse umane in un documento top secret, prima di ribadire che «è indispensabile limitare le sostituzioni delle educatrici adottando ogni rimedio utile nel rispetto dei limiti di spesa per il lavoro flessibile». E ricordare che «il tetto di spesa non è derogabile da Roma Capitale».