La delocalizzazione del campo rom di via Candoni a Roma sembra essere tramontata, almeno per il momento. A paventare l’ipotesi di un possibile spostamento del villaggio attrezzato era stato, a inizio gennaio, Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma commentando l’ennesimo danneggiamento di mezzi Atac: tre sassaiole contro i bus, in una sola notte, durante il rientro al deposito poco distante. “La situazione – aveva detto Patanè – non cambia ed è pericolosa, l’unica soluzione è delocalizzare il campo rom”.
L’episodio, denunciato dall’assessore, è stato l’ultimo di una serie di fatti che hanno visto bersagliati da pietre i pullman in transito, o avvolti dalle fiamme altri mezzi nel piazzale del deposito. Per questo l’assessore aveva prospettato di spostare altrove il campo e garantire sicurezza al servizio pubblico e agli autisti di Atac.
Nel corso dell’ultima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. che si è tenuto in prefettura a Roma, quell’ipotesi sembra essere stata scartata, dato che il comitato ha deciso di effettuare, in data ancora da stabilire, un sopralluogo congiunto nel deposito di Atac con responsabili della questura, della polizia locale e Atac “per valutare profili di miglioramento della sicurezza”. S
i pensa, stando alle prime indiscrezioni, a implementare sistemi di sicurezza passiva, come telecamere o altri cancelli e recinzioni, che possano fungere da deterrente contro i malintenzionati. Una iniziativa che, quindi, presuppone la coesistenza di campo rom e deposito Atac in via Candoni. Tra l’altro, questa notte, si è verificato ancora un lancio di sassi in via Candoni e un finestrino di un bus Atac è andato in frantumi. Secondo quanto si è appreso, il mezzo pubblico è stato danneggiato ieri sera nei pressi del campo rom nella periferia est di Roma. Il pullman stava facendo rientro al deposito quando, alle 21:30 circa, è stato bersaglio del lancio di un sasso. Oltre al danno del finestrino rotto non ci sono state altre conseguenze