Roma invasa dagli ultraschermi, l’allarme: sono pericolosi per gli automobilisti

Da Santa Maria Maggiore al Flaminio gli schermi ormai sono ovunque. Non c’è solo un problema di estetica: i pericoli per gli automobilisti sono troppi. e i led accecano. Strinati: “Sono pericolosi soprattutto per chi è al volante”

Quello dei cartelloni luminosi sui ponteggi dei palazzi di Roma sta diventando un vero e proprio far west. Dal caso di Santa Maria Maggiore, “impreziosita” da due schermi differenti su entrambe le facciate dell’edificio, al cartellone video posto sul prospetto anteriore del santuario di Santa Maria in Traspontina fino a a piazzale Flaminio gli schermi ormai sono ovunque. Non c’è solo un problema di estetica: i pericoli per gli automobilisti sono troppi. Lo scrive la Repubblica.

«Sull’estetica si può discutere a lungo, possiamo ragionare se la presenza di un cartellone su una chiesa possa rappresentare un insulto alla bellezza del luogo — ha commentato al quotidiano la vicenda il professore Claudio Strinati, storico dell’arte e divulgatore televisivo — ma certamente questi led sono anche un insulto alla sicurezza stradale».

Per il noto docente si tratta di «situazioni che contrastano in modo radicale con le norme sulla sicurezza di chi guida e che costituiscono lo stesso identico rischio attribuito all’uso del cellulare in macchina. È sufficiente distrarsi per tre secondi per rischiare di causare, mentre si guida, incidenti mortali. La stessa cosa, a parer mio, avviene per i cartelloni a led di dimensione cinematografica. Sia chi guida una macchina che chi attraversa a piedi la strada viene inevitabilmente distratto. E basta un niente perché si verifichino incidenti tragici. Sono schermi davvero al limite».

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