A Roma e nel Lazio boom di assegni per il reddito di cittadinanza

La Regione è la quarta a livello nazione per numero di persone coinvolte. La Capitale è la seconda provincia per nuclei beneficiari

La povertà ha investito il Lazio in modo pesante, almeno così emergere dai dati dell’Inps in merito al reddito di cittadinanza e alla pensione di cittadinanza. Nei fatti, a febbraio 2021, la nostra regione risultava come quarta a livello nazionale dopo Campania, Sicilia e Puglia per numeri di persone coinvolte da questi due strumenti di protezione sociale. L’importo medio mensile è stato di 539 euro, di poco al di sotto della media nazionale che è di 564 euro. Quasi 95 mila le famiglie coinvolte. Roma è stata la seconda provincia a livello nazionale per nuclei beneficiari. Come ci dice anche la Caritas, ha influito molto la crisi legata al Covid

Più di 79 mila famiglie hanno invece percepito il reddito di emergenza, per un importo medio che oscilla tra i 490 euro e i 531 in base ai quattro decreti che sono stati emanati nel 2020. Anche in questo caso è la regione che ne usufruito di più, con un assegno medio che ha superato di poco i 600 euro.

L’Inps ci dice che nel mese di febbraio 2021 in Italia, oltre 1 milione di nuclei familiari ha beneficiato del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza, con 2,3 milioni di persone coinvolte ed un importo medio a nucleo pari a 564 euro. La diminuzione del numero dei nuclei rispetto al mese precedente risente dell’aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica (DSU), indispensabile per poter proseguire con l’erogazione del beneficio, che può essere stata presentata in ritardo o aver provocato la decadenza del beneficio. Una analoga flessione era stata registrata anche lo scorso anno, nello stesso periodo, influenzata appunto dai termini di presentazione delle nuove dichiarazioni.

La provincia che in assoluto nel mese di febbraio 2021 ha avuto più nuclei beneficiari (143mila, pari al 14% del totale, con un importo medio a nucleo di 655 euro) è stata Napoli, a seguire Roma (68mila, pari al 7% del totale e un importo medio di 538 euro) e Palermo (63mila, pari al 6% del totale e un importo medio di 656 euro).

Tra gennaio e febbraio 2021, è stato revocato il beneficio a 36mila nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso: la causa prevalente di revoca (33%) è stata la titolarità di autoveicoli o motoveicoli da parte di qualche componente del nucleo, chiaro effetto dei controlli generati grazie alla convenzione attivata da Inps con ACI. Altre cause di revoca sono state le dichiarazioni non conformi rispetto al patrimonio mobiliare (20%) e ai redditi da attività lavorativa (18%).

 

 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014