Roma si legge: trasporti, rifiuti, aviaria e tende in plastica, ma i Maneskin sono la “rivincita romana” – PODCAST

Nell’eterna competizione con Milano, Roma si prende la sua rivincita strafottente con i Maneskin e Mario Draghi, come interpreti diversi di una 'globalizzazione alla romana' celebrata con il G20 e l’altra sera a Las Vegas

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (cliccare qui).

Senza impianti, Roma ostaggio della spazzatura

L’export dei rifiuti per la gestione dell’oggi è una scelta obbligata. Il sindaco Gualtieri ha stretto nuovi accordi della durata di un anno con Mantova e Livorno, si parla di ‘soluzioni ponte’. Sull’attraversamento di quel ponte, ovvero autonomia ed efficienza nello smaltimento a Roma il Corriere oggi parla di una “via segnata. Il sindaco nel lodevole piano straordinario di pulizia, s’è trovato davanti il solito ostacolo: dove li mettiamo i sacchetti. La strada è obbligata: senza impianti Roma è ostaggio di se stessa e vittima in primis delle non scelte fatte dalle passate amministrazioni”.

L’inferno della Roma-Lido

Soliti sono anche i problemi di mobilità, la Roma-Lido, la “linea inferno” come la chiama il Messaggero “rimasta solo con tre treni per 55mila pendolari e troppe stazioni abolite”. L’ultima in ordine di tempo domani Piramide/Porta San Paolo, preziosa per chi deve andare in centro. Eugenio Patanè, neo assessore alla mobilità viene intervistato dal Messaggero e dice: “Per la Roma-Lido è il momento più buio, ora si soffre ma ci sarà il rilancio”. – E poi – “Realizzeremo 30mila posti in più con le strisce blu, tariffe da rivedere ma non batteremo cassa. Sui bus presto un biglietto a punti con una nuova app”, vien voglia di approfondire e allora leggiamo: “L’app dirà i percorsi più indicati e unirà i diversi operatori: bus, metro, taxi, monopattini. E il biglietto lo paghi alla fine: se hai scelto il tragitto più virtuoso il costo è minore”. Un impegno importante Patanè sembra però prenderselo sulla sicurezza stradale: “Metteremo semafori intelligenti negli incroci pericolosi e sfruttandoli insieme ai vigili potremo potremo fare le multe. Basta morti sulle strade”.

Torna l’aviaria

Dalla Repubblica: “Focolaio di aviaria a Ostia, isolato un allevamento, 35 messi in quarantena, abbattuti tutti gli animali infetti. Per D’Amato la situazione è sotto controllo ma le autorità istituiscono una zona rossa di 10 chilometri”. E su Leggo troviamo anche i consigli dell’esperto, il direttore dell’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana Ugo della Marta, che dice: “Corrono rischi solo gli allevatori, non ci si ammala mangiando carne e uova e tuttavia per essere sicuri a tavola la prima regola è mangiare sempre carne e uova cotte per scongiurare qualunque contagio”.

Quei tavolini ladri di parcheggi

In questi mesi abbiamo descritto la proliferazione dei tavolini in strada per bere e mangiare  all’aperto, ora che arrivano le piogge di novembre è il momento delle tende di plastica, uno spettacolo ancora più brutto. Dal Tempo: “Gli esercenti si sono attrezzati con i loro giardini improvvisati sui marciapiedi o per strada”, ma quei tendoni in plastica non piacciono ai residenti che dall’articolo non appaiono preoccupati del decoro quanto “dei parcheggi quasi spariti in alcuni quartieri come Prati”.

La rivincita “coatta” di Roma passa dai Maneskin

Nella disputa sui Maneskin talenti o impostori torna oggi il Foglio: “Basta polemiche il ‘successo a tavolino’ è l’alibi preferito di chi non ce l’ha fatta. Nell’eterna competizione con Milano, Roma si prende la sua rivincita strafottente con i Maneskin e Mario Draghi, come interpreti diversi di una ‘globalizzazione alla romana’ celebrata con il G20 e l’altra sera a Las Vegas dove il gruppo romano ha suonato con i Rolling Stones. E poi la tradizione romana ha sempre sfornato il mirabolante incrocio di “coattagine” ed estetica queer”. E si citano Renato Zero ed Achille Lauro.

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