Roma si legge: per la pulizia straordinaria di Roma serve una ditta esterna – PODCAST

Per Calenda serve “una gara di global service, con una o più società che oltre a interventi immediati garantisca continuità al servizio". Critico anche sui tempi: "Non basta un mese e mezzo per ripulire, serve almeno un anno"

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (cliccare qui).

Il sindaco Gualtieri nell’annunciare il piano straordinario di pulizia dieci giorni fa parlava di 4000 passaggi di pulizia straordinaria, esempi di intervento sul lungotevere, azioni mirate per quadranti cittadini, turni straordinari di pulizia. Ma il criterio dell’adesione volontaria è rimasto immutato, ed è questo che viene evidenziato oggi dalla cronaca romana del Corriere: “Solo 20 volontari all’Ama. Pochi dipendenti per raccogliere i sacchi dell’immondizia fuori dai cassonetti”. Ancora una volta è il sindacato (Fit Cisl) a diramare i dati: “La task force è una goccia nel mare. La carenza di organico in Ama è stimata nell’ordine di 800 unità, mentre il 60 per cento dei mezzi è fermo per guasto”. Motivo per cui si rafforza l’idea di ricorrere a ditte esterne, un’altra cosa che Gualtieri disse nel lanciare il piano senza però entrare nel dettaglio. Secondo il Corriere “di rafforza l’idea di coinvolgere la multiservizi che opera già nel porta a porta per le utenze commerciali”.

Calenda: per ripulire serve almeno un anno

Carlo Calenda non ha dubbi. Innanzitutto giudica velleitario dire che si ripulisce in un mese e mezzo, per lui ci vuole almeno un anno, ma soprattutto “una gara di global service, con una o più società che oltre a interventi immediati garantisca continuità al servizio. Manca poi una voce importante, non hanno previsto la cancellazione delle scritte che invece negli ultimi anni deturpano la città, dovrebbero rimuoverle i condomini, ma non dispongono di risorse sufficienti”.

Dehors della discordia

Ieri parlavamo del nuovo problema della ristorazione all’aperto costituito da tentaggi improvvisati e anche quelli deturpanti, oggi se ne occupa la Repubblica: “Lasceremo i dehors ai bar, ma non saranno più gratis. La linea della giunta Gualtieri è quella di mantenere gli spazi all’aperto per incoraggiare l’economia. Ma parole dell’assessora al Commercio Lucarelli ciò deve avvenire nel rispetto delle indicazioni di sovrintendenze, della legalità e dell’abusivismo e contrastando la malamovida che affligge i residenti”, ma resta sempre fuori il capitolo di chi controlla ed eventualmente sanziona.

Vaccinazioni pediatriche nel Lazio

Per le vaccinazioni dei bambini dai 5 agli 11 anni è pronto il piano dice il Messaggero: 15 centri in regione, si attende l’okay del governo per iniziare da metà dicembre. Si tratta della platea di persone sinora escluse dal percorso di immunizzazione.

La classifica dei licei romani

Dai bambini ai ragazzi, la nuova classifica dei licei, sempre dal Messaggero: “Visconti, Righi, Peano, Amaldi, Matteucci, Tor Carbone e Cattaneo sono i migliori istituti superiori di Roma”. Il criterio di premialità delle scuole è in base ai risultati ottenuti all’università o nel mondo del lavoro dagli ex diplomati: “Ed emerge allora che il liceo Tasso perde la sua prima posizione tra i licei classici, confermata ormai da anni, per lasciare il primo posto allo storico liceo Visconti”.

Giungla monopattini

Il Tempo nota che 24 ore dopo l’entrata in vigore del nuovo codice della strada per le vie di Roma nulla è cambiato per i i monopattini: “Resta la giungla, sempre parcheggiati ovunque o gettati in terra”. Intanto il comune è al lavoro con Google per pubblicare e rendere navigabile la rete di piste ciclabili della città con street view.

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