Roma si legge: turismo, l’assessorato Onorato vede il rischio di acquisti sottocosto delle attività in crisi – PODCAST

Il Corriere ha intervistato il presidente dell’Unione monarchica italiana che ha ribaltato la tesi dei Savoia che rivendicano il diritto di tornare in possesso dei gioielli confiscati dallo Stato e che giacciono in un caveau della Banca d’Italia dal lontano 1946

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

Turismo in crisi

Sulla crisi del turismo, svuotato da due anni di pandemia si potrebbe abbattere il fenomeno della svendita dei beni. È un rischio di cui parla sul Corriere l’assessore comunale al Turismo Onorato: “Gli investitori internazionali sono pronti ad acquistare sottocosto le attività”. Di fronte al drammatico crollo delle presenze, da 20 milioni a un milione in due anni Onorato si appella al Governo “se non vuole che Roma venga svenduta ai fondi internazionali. Roma deve creare tutte le condizioni necessarie affinché ripartano i flussi turistici dal Far East”. Per contrastare taxi e Ncc abusivi a Fiumicino arrivano gli steward del Comune”. Repubblica si occupa delle chiusure anti-movida: “Saracinesche giù al primo municipio. In settimana pronta l’ordinanza con la mediazione di Gualtieri sulla linea dura chiesta dal primo e secondo municipio, la sperimentazione durerà 60 giorni”.

Letta sulle cariche agli studenti

Il segretario del Pd Enrico Letta ha detto ieri alla trasmissione di Rai 3 ‘Mezz’ora in pi’: “È grave e verranno chieste risposte puntuali alle forze dell’ordine” per giustificare le cariche agli studenti in centro a Roma in occasione delle manifestazioni di protesta dopo la morte di un giovane in un incidente sul lavoro nell’ultimo giorno di uno stage per il programma scuola-lavoro. Letta non ha fatto nomi, ma la sua presa di posizione è suonata come una chiamata in correità della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese”.

“Il tesoro confiscato ai Savoia appartiene allo Stato”

Il Corriere ha intervistato il presidente dell’Unione monarchica italiana che ha ribaltato la tesi dei Savoia che rivendicano il diritto di tornare in possesso dei gioielli confiscati dallo Stato e che giacciono in un caveau della Banca d’Italia dal lontano 1946. Alessando Sacchi sostiene che “quando finì la monarchia assoluta, si creò una divisione fra beni privati e pubblici. Nello Statuto Albertino, articolo 19, si fa riferimento alla dotazione della Corona che erano i palazzi, le ville e, per estensione, le carrozze e – in seguito – le automobili e altri benefit in uso al re o alla sua famiglia. Quando Umberto II compì l’atto di consegna era consapevole che i gioielli erano della Corona e dunque dei Savoia solo fin quando c’era la monarchia. Così come il tesoro della Corona inglese è nella Torre di Londra e non appartiene a Elisabetta o ai suoi eredi, ma all’Inghilterra”.

Donne in architettura al Maxxi

In questi giorni in cui la politica italiana ha tentato invano di dare al paese un presidente della Repubblica donna ha aperto al Maxxi una mostra chiamata “Buone nuove. Donne in architettura”. In mostra con una serie di eventi collegati “l’evoluzione del mestiere di architetto nell’ultimo secolo – si legge su arte.it – con il superamento dello stereotipo del grande maestro, capo indiscusso dello studio, a favore di una nuova geografia della professione in cui la presenza femminile si fa sempre più forte e autorevole. Protagoniste sono 85 architette, progettiste, studiose di architettura che, nel corso del ‘900, hanno segnato la crescita e l’evoluzione al femminile della professione e che riflette una serie di cambiamenti nella società e, di conseguenza, nel ruolo dell’architettura, che oggi si confronta con questioni sociali e ambientali, con la tecnologia, con l’attivismo per l’eguaglianza di genere”.

 

 

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