Roma-Lido, i pendolari: il vero disastro è nelle ore di punta

Per la peggiore ferrovia italiana disagi concentrati nelle ore più affollate: ecco come interpretare il dato sul servizio reso

Da gennaio a ottobre 2017 la media del servizio reso dalla ferrovia che collega Roma a Ostia è stata pari al 96,1%. Un dato che, di primo acchito, sembra essere ottimo e contraddire quella classifica Pendolaria stilata da Legambiente che anche quest’anno relega la Roma-Lido al primo posto tra le peggiori ferrovie italiane. Ma la percentuale del 96,1%, come osservato da Odissea Quotidiana, nasconde un’altra faccia della medaglia: le corse che saltano sono quasi tutte concentrate nelle ore di punta. Un dettaglio che in concreto diventa un’enormità e impedisce alla ferrovia ex-concessa di fornire un servizio adeguato.

Una conferma che arriva su due fronti distinti: i pendolari e il responsabile metroferro di Atac Alberto Giraudi. I primi, da anni, lamentano la concentrazione dei disagi durante le ore di maggior traffico di utenza. Il secondo, a gennaio, in Commissione Trasporti ha ammesso che quel 4% in media che manca pesa come un macigno perché concentrato proprio nelle ore di punta. Insomma, per dirla con Agatha Christie due indizi saranno anche una coincidenza ma in questo caso assomigliano realmente a una prova che conferma l’illusione del dato sul servizio reso. L’ultimo capitolo interessante riguarda il fatto che molti treni non sono strapieni nonostante il servizio offerto sia modesto, trend confermato a Radiocolonna dal Comitato Pendolari Roma-Lido. Il sospetto di molti è che questa moria di pendolari dipenda dalla sfiducia degli stessi verso la linea e il conseguente utilizzo di mezzi privati.

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