“L’emergenza sanitaria è ormai dietro l’angolo e l’amministrazione Gualtieri traccheggia sull’orlo del baratro. La Capitale d’Italia è sempre più lercia, tanto che lo stesso sindaco si è visto costretto a fare pubblica ammenda davanti ai cumuli di rifiuti abbandonati da giorni lungo i cassonetti agli angoli delle strade sotto il solleone e il caldo torrido”. Così in una nota il consigliere capitolino Daniele Diaco (M5S).
“La raccolta differenziata non esiste praticamente più – aggiunge – pressoché tutte le zone di Roma sono nello stesso stato pietoso proprio mentre l’Ama può vantarsi dell’ignobile record di avere a fine giugno la metà dei mezzi a sua disposizione fuori uso perché rotti, senza contare i dipendenti in stato di agitazione quasi permanente da mesi. Ultima ma non ultima, la micidiale spada di Damocle del recente annullamento da parte del Tar della gara per l’acquisto dei 150 compattatori tanto osannati dall’assessora Alfonsi. Altro che inceneritore – conclude Diaco – qui ormai servirebbe mago Merlino per raddrizzare una situazione che diventa giorno dopo giorno sempre più ingestibile, allucinante e disperata”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva.
“Roma è una città sporca. Un fatto sotto gli occhi di tutti, talmente evidente che persino il sindaco Gualtieri, nelle scorse settimane, di fronte alle immagini impietose dei cassonetti stracolmi di rifiuti e dei cumuli di spazzatura agli angoli dei marciapiedi, si è visto costretto a pubbliche scuse. La raccolta è in forte crisi e non c’è zona della Capitale che sia risparmiata da queste scene allarmanti. La questione – affermano Casini e Leoncini – rischia di complicarsi ancora di più con l’arrivo del caldo torrido di questi giorni, un elemento che non può essere sottovalutato. L’Ama è in grande difficoltà, con la metà dei mezzi a sua disposizione fuori uso perché rotti, i dipendenti in stato di agitazione quasi permanente e con la pesante tegola, ancora tutta da gestire, del recente annullamento da parte del Tar della gara per l’acquisto di 150 compattatori”. “Quando è stata presentata in Aula la delibera sulle Linee Guida del nuovo contratto di servizio Ama, l’Assessora Alfonsi aveva ostentato sicurezza di fronte ai nostri dubbi sulle criticità della gestione ordinaria. Oggi ci chiediamo se quella sicurezza sia in qualche modo scalfita dall’evidenza dei fatti. Il termovalorizzatore è un’opera fondamentale per uscire dalla crisi, lo ripetiamo da tempo, e tuttavia non si può certo aspettare il 2026 per vedere finalmente una città pulita. L’emergenza sanitaria, insomma, è dietro l’angolo, ma cosa sta facendo in concreto l’Amministrazione per affrontarla?”, hanno concluso Valerio Casini e Francesca Leoncini.