Roma, Movimenti lotta per la casa occupano atrio sede Regione

"Noi non ce ne andiamo se non si evitano gli sgomberi".

Una delegazione dei Movimenti per la lotta alla casa ha occupato l’atrio della Regione Lazio per protestare contro gli sgomberi e ha sciolto il presidio solamente dopo essere stata ricevuta dal capo di gabinetto, Albino Ruberti, e dall’assessore alla Casa, Massimiliano Valeriani, da cui hanno ricevuto rassicurazioni. Una trentina di persone, anche con minori al seguito, in mattinata, prima di una conferenza stampa alla quale era atteso anche il governatore Nicola Zingaretti, si è introdotta a forza nel palazzo di via Cristoforo Colombo, nonostante la presenza degli addetti alla sicurezza. Tre dei manifestanti si sono anche incatenati al cancello vicino all’ingresso. Durante il blitz, poi, a un giornalista, che aveva girato un video della protesta, è stato sottratto il cellulare ed è stato intimato di cancellare quanto aveva girato. “Oggi dovrebbero iniziare gli sgomberi – ha detto al megafono uno dei manifestanti – , Roma sta rischiando. Noi non ce ne andiamo se non si evitano gli sgomberi”. Il consigliere capitolino di Sinistra per Roma e deputato di Leu Stefano Fassina ha espresso solidarietà ai rappresentanti dei Movimenti.

“Hanno dovuto, ancora una volta, ricorrere a iniziative estreme per ricevere attenzione politica, come avvenuto il 20 giugno scorso con gli incatenamenti di sei donne in Campidoglio – ha spiegato il parlamentare –. Basta sgomberi di edifici occupati per disperazione da famiglie che avrebbero diritto a una casa popolare, ma rimangono in attesa, senza alternative, perché a Roma e in Italia l’edilizia popolare è drammaticamente carente. L’Italia ha circa un quarto dell’offerta media europea e da decenni sono assenti politiche per la casa, ma la Regione Lazio delibera di vendere gli immobili residenziali in centro e aggravare la ghettizzazione dei poveri nelle periferie. Le occupazioni vanno superate con l’ampliamento dell’offerta di edilizia popolare, da realizzare attraverso un piano nazionale, regionale e comunale”, ha concluso.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014