Forse anche Dante avrebbe paura. A vedere Roma peggio dei gironi del suo Inferno. Vere e proprie bolge di auto, lamiere e pedoni. La Città Eterna è ormai ostaggio dei cantieri, molti dei quali eredità pesante dell’estate. Sono 101 in tutto, secondo i dati di Luceverde, portale della mobilità nella Capitale, i cantieri che tengono in ostaggio la città. Troppi.
È un mare fermo, grappoli di autovetture ormai definitivamente provate, le frizioni senza più continenza, una coppia di turisti brasiliani alla ricerca di un taxi tenta di occuparne uno. È il disperato tentativo di farla franca, di riuscire a campare a Roma anziché rinunciarvi, arrendersi, dimettersi dalla città, rifugiarsi altrove. La verità è che per rendere Roma ancora più faticosa e ostruttiva il Campidoglio ha pensato di ammassare alla vigilia del Giubileo le opere di manutenzione straordinaria con quelle ordinarie dilatando, forse con l’obiettivo di produrre un ulteriore formidabile incasinamento cittadino, il tempo dei cantieri e sviluppare così le opere secondo il tradizionale passo della lumaca.
L’ultimo caso? In Zona Valle Aurelia i lavori di rifacimento della strada e della reta fognaria stanno bloccando un intero quartiere. Il cantiere, iniziato il 5 luglio, ha cominciato a dare i problemi maggiori con la riapertura delle scuole, in condizioni di traffico più intenso rispetto al periodo estivo. La fine dei lavori è prevista per il 17 marzo, un arco temporale enorme che preoccupa molto i cittadini di quelle zone. In effetti, percorrendo via Anastasio II verso fuori (direzione Aurelia), via di Valle Aurelia, ora chiusa dalle transenne del cantiere, era una valvola di sfogo importante perché permetteva, ad esempio, di bypassare via Anastasio II per raggiungere il Gemelli o via della Pineta Sacchetti.
Ma non solo. Quella via è molto frequentata per la presenza del centro commerciale Aura. Ora succede che le macchine che escono da via Anastasio II e arrivano fino al parcheggio sotterraneo di Aura sono costrette a tornare indietro facendo la rotatoria lì presente per poi fluire tutte su via Giacinto de Vecchi Pieralice, già congestionata dalla presenza della scuola Manetti. Roma, anno 2023.