Roma/Rifiuti: un disastro annunciato della malapolitica

Caduti nel vuoto gli avvertimenti dei medici e dei presidi. Pd e M5S antepongono i litigi alla salute dei romani e dei turisti.

rifiuti Roma

 

Di fronte alla montagna dei rifiuti che a Roma sale senza freno, si affaccia il ricordo del Ponte di Genova che si è lasciato corrodere fino al disastroso crollo.

Anche per quanto riguarda la Capitale, infatti, i politici si mostrano impassibili, si scambiano messaggi, litigano fra loro e al loro interno. Sorda alle aperture di collaborazione verso i cinquestelle, una parte del Pd arriva a prendere le distanze dal sindaco Virginia Raggi. Anzi sollecita subito una svolta nella gestione della Capitale, senza aspettare la scadenza del mandato.

Dalle esplicite richieste di dimissioni il segretario del Pd Nicola Zingaretti si dissocia, ma resta difficile immaginare passi avanti nelle emergenze della Capitale attraverso un’unione delle forze del Governo, della Regione e del Campidoglio.

L’assessore di Roma Capitale, Carlo Cafarotti, per superare lo stallo della necessaria collaborazione fra Regione e Campidoglio per la definitiva soluzione dell’emergenza rifiuti, ha chiesto esplicitamente due assessori M5S nella giunta della Regione Lazio.

Da un lato  del grillino ricorda anche al governatore  Zingaretti che la debole maggioranza che lo sostiene potrebbe di colpo svanire. Dall’altro punta a curare i mal di pancia dei grillini alla Regione, che non sono certamente uno spettacolo virtuoso.

Luigi di Maio , al decennale dei pentastellati a Napoli, ha sottolineato che il Movimento, se non ha risolto tutti problemi degli italiani, ha comunque introdotto un netto cambiamento nel fare politica. Purtroppo una netta smentita arriva dal teatrino a cui assistiamo nel Lazio e nella Capitale, che dimostra come la politica continui ad essere impermeabile a qualsiasi richiamo alla concretezza.

L’importanza di sostenere la Capitale, che nonostante tutto continua ad essere la città europea più amata dai turisti, dovrebbe bastare a tener lontano le ‘’bizze’’ politiche e i giochi di potere, e creare invece una solida alleanza a livello istituzionale per risolvere l’onda lunga delle emergenze : strade, rifiuti e traffico.

Anche il tragico crollo del Ponte di Genova, che ha procurato decine di vittime innocenti e ha sventrato la città, al di là delle dirette responsabilità, è stato indubbiamente figlio della malapolitica e della malaburocrazia.

La stessa politica e burocrazia insane appartengono a coloro che continuano a far credere che basti sostituire gli occupanti delle poltrone, grandi e piccole che siano, per risolvere il problemi dei rifiuti della Capitale. Che non possono essere imputati esclusivamente alla Raggi ma discendono da molte gestioni precedenti.

L’avvertimento dei medici e dei presidi non è bastato. Deve forse arrivare un disastro come il ponte di Genova perché Ministero, Regione e Campidoglio facciano quello che da molto tempo si fa in tante altre città del mondo?

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