Da lunedì 17 riprenderà l’attività all’ippodromo di Capannelle a Roma, prima ripartirà il galoppo e poi il trotto da martedì 18 febbraio. Questo a seguito della proroga della gestione di Hippogroup, dopo il bando andato deserto. Adesso la nuova gara è in corso e l’amministrazione comunale ha ricevuto 4 proposte. È quanto emerso dalla seduta odierna della commissione Sport del Campidoglio presieduta da Ferdinando Bonessio di Europa verde, sul prosieguo dell’affidamento provvisorio dell’Ippodromo delle Capannelle alla società Hippogroup e sullo stato di avanzamento dell’iter del bando europeo per l’individuazione del nuovo concessionario. Durante il corso della seduta sono intervenute anche la dirigente amministrativa del dipartimento Sport di Roma, Patrizia del Vecchio e la dirigente tecnica Sara Lo Cacciato. “In questo momento, non si è conclusa la verifica delle offerte pervenute – ha spiegato Bonessio – per individuare un soggetto interessato per una gestione nel 2025. Il primo avviso ponte è andato deserto e ora è stato indicato al dipartimento di poter richiedere a Hippogroup una disponibilità a proseguire nell’avviso provvisorio fino al 31 dicembre 2025”. Sul merito Lo Cacciato ha puntualizzato che attualmente le proposte “sono in corso di valutazione da un punto di vista della completezza documentale, non sul merito dei contenuti. Siamo ancora in una fase preliminare”.
La vicenda, particolarmente articolata, inizia nei primi anni 2000 “con l’affidamento dell’ippodromo alla società Hippogroup, questa concessione viene modificata nel 2013 e vengono indicati una serie di impegni da parte del concessionario, alcuni rispettati, altri no”, ha ricordato Bonessio. In seguito, Hippogroup ha presentato un piano economico-finanziario che non è stato ritenuto idoneo, e la concessione è cessata. Tra i punti d’attenzione per il futuro c’è anche la questione dei lavoratori dell’ippodromo. “L’ippodromo aveva annunciato dei licenziamenti, con una lettera che poi è stata sospesa – ha aggiunto il presidente Bonessio – . Nella revoca si parla di un proseguio dei contratti fino al dicembre 2025, auspichiamo che ci sia la sicurezza che i livelli occupazionali possano essere mantenuti”.
“Noi nel disciplinare abbiamo scritto che l’indennità di occupazione è la stessa della delibera di giunta – ha sottolineato Del Vecchio -, fatta salva la possibilità di un aumento o diminuzione del contributo ministeriale e sino all’espletamento della procedura di gara per l’anno 2026, per cui ci riserviamo di ridefinire importo dell’indennità”.