Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).
Conte per Gualtieri
Per il ballottaggio di Roma si schiera il leader del movimento 5 stelle Giuseppe Conte che usa una formula di moda di questi tempi: “Voterò Gualtieri persona di valore, ma gli elettori facciano come credono, non sono pacchi postali”. Tanto basta per la stampa per descrivere l’atteggiamento di Virginia Raggi come un inizio di spaccatura interna al Movimento e sarebbe l’ennesima.
Grillini neutrali
Repubblica scrive che l’ex sindaca “Riunisce le sue truppe. Metà della galassia 5 stelle racconta che i rapporti tra Raggi e l’ex presidente del Consiglio sono piuttosto tesi, chi è vicino alla prima cittadina assicura che non ci sono contrapposizioni”. Ma le congetture le troviamo anche altrove, sul Corriere Massimo Franco si occupa addirittura dei coniugi: “Le uscite dei coniugi delle due sindache Raggi e Appendino a favore del centrodestra sorprendono solo in parte – scrive Franco – Confermano invece come dietro il rifiuto delle mogli di dare indicazioni di voto si indovini una ostilità antica e non sopita nei confronti del partito di Enrico Letta”. Ma sostiene ancora Franco, c’è di più: “La ‘neutralità’ grillina segna uno smarcamento dall’asse che Conta punta a costruire proprio a partire dai ballottaggi”. Ieri sera Enrico Letta ha partecipato alla manifestazione per Gualtieri nel suo quartiere Testaccio e nel suo discorso si è tenuto lungi dall’occuparsi dei 5stelle. C’è poi Sabrina Ferilli, ieri ha detto che mantiene la sua stima per Raggi, ma tornerà domenica a votare a sinistra per Gualtieri.
Michetti in difficoltà
Sull’altro fronte leggiamo su Repubblica: “Per Michetti sprint in salita. Il ‘tribuno’ sceglie di chiudere la campagna elettorale a Campo de’ Fiori tra le perplessità del suo stesso staff”. Piazza di sinistra o semplicemente piazza distratta dagli aperitivi? Michetti al Tempo dice: “Io vengo dal popolo, lì resto, Gualtieri è stato scelto dai poteri forti”.
Green pass e lavoro
Il Green pass obbligatorio. Dai controlli della Digos emerge la responsabilità diretta dei leader di Forza Nuova nell’assalto alla sede della Cgil che ne avrebbero curato la regia. Sui giornali tanti vademecum su come verranno fatti i controlli sui posti di lavoro. Il Messaggero ‘scopre’ che il “Green pass spinge i bar. Per le associazioni di categoria con il ritorno in ufficio gli incassi aumenteranno fino al 40%. Eur e centro le zone maggiormente interessate: benefici anche ristoranti e negozi. Ancora in sofferenza i quartieri periferici con un aumento stimato tra il 5 e il 10%”.
Un toro in via Laurentina
Tra scioperi, manifestazioni e ritorno negli uffici a Roma sono tornati i giorni infernali del traffico e dei rifiuti e ieri a creare panico ci si è messo anche un tweet dall’account ufficiale di Roma mobilità che annunciava la presenza di un toro su via Laurentina, ultimo arrivato dopo topi, gabbiani, istrici. Immediato diluvio di commenti sui social, ma all’arrivo dei vigili era sparito, o forse era solo una leggenda metropolitana. Vero era invece il topo che come ha raccontato ieri il Corriere è “salito in cattedra alla Sapienza, la facoltà scelta è quella di Economia, aula numero 7”.