Roma si legge: Gualtieri attende la nomina ufficiale, partono le ipotesi sulla giunta – PODCAST

Si complica il dossier sulla pulizia della città e la Cgil dice "Ama da sola non ce la fa"

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

Nessuna visita in luoghi dai significati altisonanti, né tantomeno istituzionali, la prima uscita da sindaco di Roberto Gualtieri è stata ad un centro anziani al Tiburino III, per la Repubblica si tratta di una “Prima uscita in stile Petroselli, in periferia per restarci”. Si complica il dossier sulla pulizia della città e la Cgil dice “Ama da sola non ce la fa”. Nel commento Paolo di Paolo ricorda l’esame di Storia contemporanea che sostenne alla Sapienza davanti a Gualtieri: “Me lo ricordo così puntiglioso che ebbi uno dei voti più bassi del mio percorso di studi”, di qui l’invito al neosindaco di scegliere bene la squadra di governo, “che non sia espressione di potentati di partito, né il risultato di compromessi eccessivi, ma faccia valere competenze che latitano sulla scena pubblica”.

Le ipotesi sulla nuova giunta

E di “squadra” si parla molto sui giornali, difficile capire quali siano i nomi messi con reale conoscenza degli orientamenti dell’entourage o frutto di ipotesi giornalistiche. Per il Messaggero “Gualtieri punta sui tecnici: Silvia Scozzese al Bilancio, già commissario per il debito storico della capitale. E Scozzese non sarà l’unico non politico scelto da Gualtieri”. Il pronostico del Corriere è invece tutto politico con nomi di zingarettiani e lettiani: “Albino Ruberti potrebbe essere il capo di Gabinetto, ai Lavori Pubblici Paola De Micheli, alla Cultura Pino Battaglia, capo segreteria di Franceschini”. Se vale il parallelo di Gualtieri con Petroselli dovremmo paragonare Pino Battaglia a Nicolini? E c’è spazio anche per presunti ripescaggi dal passato come il nome di Marianna Madia, ministro dell’Istruzione nel governo Renzi e diventata molto critica con il Pd romano e nazionale. Cominciano ad arrivare anche le smentite, Giovanna Melandri per esempio che ha detto “non mi ha chiamato nessuno”. Per Leggo il vice sindaco potrebbe essere Monica Lucarelli, l’imprenditrice capolista della lista civica e si parla persino di un assessorato alla notte che andrebbe a Tobia Zevi, che lo propose alle primarie per regolare eventi e movida.

Polito bacchetta Meloni

Ancora uno sguardo retrospettivo alla prestazione del centrodestra lo fa nel suo editoriale sul Corriere Antonio Polito, che se la prende con gli errori di Meloni e Salvini per le candidature di Roma e Milano: “Immaginate Giorgia Meloni candidata a Roma – scrive Polito – che cosa avrebbe detto degli squadristi che hanno messo a ferro e fuoco il centro di Roma? Scommetto che sarebbe stata più severa. E così avrebbe affrontato uno dei problemi più seri che assillano il suo partito: il peso del passato. Da sindaca avrebbe scoperto lapidi al Ghetto, celebrato l’anniversario delle Fosse Ardeatine, portato corone al Milite Ignoto: 5 anni così cambiano un capo partito in una donna o uomo di Stato, serve per andare a Palazzo Chigi”.

Il delitto Marta Russo su Rai2

Domani su Rai2 un docufilm sui diari di Marta Russo, la giovane studentessa della Sapienza che nel 1997 – ad appena 22 anni  – fu colpita mortalmente da un colpo di pistola mentre camminava in un vialetto dell’Università. “Il mistero in prima serata”, riprendiamo dal Corriere.

La truffa immobiliare 

Un falso immobiliarista ha venduto un appartamento alla Pisana non suo a 250mila euro. Leggiamo la notizia su Repubblica, che la truffa è andata avanti parecchio e il truffatore, con diversi precedenti per reati simili, ha assoldato anche una comparsa scritturata come proprietaria dell’immobile per il finto rogito. Vero era invece il mutuo che una coppia aveva stipulato per 167mila ed ora si ritrova a risolvere la grana con l’istituto di credito. L’autore del raggiro è stato arrestato insieme ad altri quattro complici.

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