Roma si legge: i militari russi a Roma nel 2020 “volevano più accessi negli uffici pubblici” – PODCAST

Secondo il Corriere ci fu una riunione tesa nella foresteria militare di Castro Pretorio nella quale “l’intenzione della delegazione russa era di entrare negli uffici pubblici e sanificare il territorio". Intanto i medici dello Spallanzani vanno in missione in Ucraina

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

L’arrivo di tanti militari russi nel marzo del 2020 in Italia in missione per dare sostegno nei giorni più duri della pandemia mirava anche a qualcos’altro? Il Corriere racconta di una riunione tesa nella foresteria militare di Castro Pretorio nella quale “l’intenzione della delegazione russa era di entrare negli uffici pubblici e sanificare il territorio. Ci fu un duro scontro e alla fine gli italiani negarono il via libera. I russi eseguirono comunque una serie di interventi in ospedali e Rsa e il generale russo Kikot disse vogliamo sanificare l’intero territorio italiano entrando anche negli uffici pubblici e in tutte le sedi a rischio. Un’offerta di quel tipo non fu accettata ricorda il dirigente del comitato tecnico scientifico di allora Agostino Miozzo”. Nella pagina successiva l’ex premier Giuseppe Conte assicura che “la delegazione di Mosca agì sotto il controllo dei nostri militari e non ci fu attività impropria”. E intanto lo Spallanzani che lavorò con i russi nelle ricerche sull’isolamento del virus e i test sui vaccini manda un gruppo di medici a curare i bambini in Ucraina. La Repubblica scrive che “dottori e infermieri saranno inviati nei reparti malattie infettive dell’ospedale di Sighet, sulla frontiera con la Romania. Il gemellaggio – ha spiegato l’assessore d’Amato partito anche lui – prevede il prestito di personale medico e infermieristico da Roma per rafforzare i reparti e portare l’esperienza dei nostri specialisti”.

Crisi di guerra

Il Corriere torna sulle conseguenze economiche della guerra: “Pasqua di disdette. Tra la guerra in Ucraina e i contagi in ripresa per il turismo situazione molto difficile, per Federalberghi in vista altri mesi difficili siamo al 50 per cento in meno delle prenotazioni rispetto al 2019 e per aprile ulteriori richieste di annullamento”. Ieri sera il Campidoglio ha diramato la circolare che riguarda gli annunciati risparmi per gli uffici comunali, due gradi in meno e due ore in meno al giorno di riscaldamento. Esclusi nidi e asili. La misura sarà in vigore sino al 15 aprile quando comunque i termosifoni saranno spenti. Ai privati il Campidoglio si limita a raccomandare di seguire le stesse regole.

Il Parlamento indaga sul delitto di via Poma

“Via Poma, indaga il Parlamento – lo leggiamo sulla Repubblica – A 32 anni dal delitto di Simonetta Cesaroni la Camera dei deputati vuole fare luce sul mistero e sarà nominata una commissione di inchiesta. Il primo dei promotori è il deputato del Pd Roberto Morassut che dice “La commissione di inchiesta è uno strumento parlamentare che non sostituisce la magistratura ma può contribuire a raccogliere e mettere in fila elementi utili e trasmetterle alle autorità competenti”.

Mancano i cassonetti

Per il Tempo c’è un “SOS cassonetti all’Ama. Se ne rompono oltre 50 al giorno. La maggior parte dei danni è causata dai compattatori che agganciano male. Solo nel 2021 l’azienda ha ricevuto oltre 17mila segnalazioni di contenitori ribaltati o rotti. Spesso vengono anche inghiottiti dai camion e costano circa mille euro ciascuno”.

Morricone dimenticato? L’ira del Campidoglio 

Seconda puntata della vicenda Morricone “dimenticato” dall’Auditorium, la Repubblica parla di “ira del Campidoglio. I vertici dell’Auditorium convocati dalla commissione Trasparenza per avere chiarimenti, il suo presidente Andrea De Priamo dice ‘Roma non può dimenticare i propri figli illustri. Il fratello Giovanni esprime il suo disappunto dicendo quando abbiamo visto la targa che gli hanno dedicato, il modo in cui è stata realizzata e l’assenza del suo nome sul sito dell’auditorium si è risvegliato un sentimento di dispiacere”.

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