Roma si legge: lo Spallanzani conferma il primo caso italiano di vaiolo – PODCAST

Aumentano i disagi mentali tra i giovani. Arrivano in centro più netturbini e vigili “anti caos”

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

Allerta vaiolo: primo caso in Italia

Di allerta vaiolo si parla molto, la nota ufficiale dallo Spallanzani ha fugato ogni dubbio quello identificato a Roma è il “primo caso italiano di vaiolo delle scimmie”. Scrive il Messaggero che “ora l’attenzione negli ospedali della capitale è altissima e si preparano nuovi protocolli, ma non sarà un’altra pandemia dice il direttore di medicina d’emergenza di Roma 3” che fa eco ai pareri dei più noti infettivologi che si sono pronunciati sui rischi di diffusione del virus Monkeypox.

Crescono i disagi mentali tra i giovani

Ma c’è un altro allarme che Repubblica mette in prima pagina anticipando i risultati di uno studio secondo il quale “Il 60% degli studenti denuncia disagi mentali. Picco di apatia, noia e stress. Il 31 per cento passa il tempo in camera con i videogiochi. Il 14 per cento ha avuto esperienze di autolesionismo. I neuropsichiatri interpellati dicono che aumentano i giovani che pensano al suicidio, ma anche sui disturbi più lievi per lo studio dell’istituto di ricerca Ires i numeri sono imponenti:  il 70% degli studenti vive in uno stato di noia, il 66% è demotivato, il 63% si sente solo”.

Squadre anti caos in centro

Arrivano le squadre anti caos nel centro. Lo dice il Corriere: “Deciso dal Campidoglio dopo l’incontro con le associazioni. Ai monopattini zone obbligatorie di parcheggio. Da questo fine settimana in centro partirà il piano di pulizia straordinaria dell’Ama: due squadre da 10 operatori ciascuna – totale 20 – puliranno vie e piazze attraversate da flussi turistici e nottambuli. Ai vigili toccherà il compito di intensificare i controlli su bar e ristoranti che lasciano i rifiuti in strada fuori orario”. Ieri intanto sono state scomodate riproduzioni dell’urlo di Munch sui cartelli dei residenti che hanno protestato in Campidoglio. 21 associazioni e comitati di quartiere per dire “basta movida, basta degrado: non riusciamo più a dormire”.

“Metro C al collasso”

RomaToday dice che la metro C è al collasso: “Lunghe attese e ascensori fuori uso sulla linea: da due mesi il tragitto da Pantano a San Giovanni è un incubo. Dei tredici treni in dotazione, ci risulta che ne circolino circa sei – ha commentato Roberto Ricci della FIT Cisl – Gli altri sono fermi per il collaudo dell’Asfisa, l’Agenzia Sicurezza ferroviaria. Di fatto, quindi, i mezzi passano in media ogni 17 minuti e non ogni nove, come da piani”. Con punte che arrivano, in giornate in cui si verifica un guasto, anche sui 20 minuti. Un’attesa infinita se si considera che, il servizio, dovrebbe essere quello di una linea metropolitana”. Rincara la dose la Repubblica che titola: “La Spoon River dei treni. Metro C, l’ultima vergogna. Dall’assessorato alla mobilità di Roma Capitale, arriva la conferma che il problema dei passaggi diradati è legato proprio alla riduzione dei treni”.

Profughi ucraini al Casino dell’Aurora

Alcuni profughi ucraini possono chiamare casa il Casino dell’Aurora, una delle più belle dimore storiche di Roma, che ha al suo interno l’affresco del Guercino che le dà il nome e l’unico affresco di Caravaggio. In particolare, si tratta dei parenti di Olga, governante che lavora nella villa da quattordici anni. A dare la notizia che leggiamo sul Corriere è stata per prima la Cnn che ha intervistato la principessa Rita Carpenter Boncompagni Ludovisi che risiede nella villa e ha deciso di accogliere la figlia e i tre nipoti della dipendente. Il Casino dell’Aurora peraltro è al centro di un’asta controversa. sarà rimesso all’incanto a giugno dopo che le prime due volte le aste sono andate deserte. Inoltre, la villa scrigno di opere d’arte doveva essere aperta al pubblico durante le giornate del Fai di marzo ma è rimasta chiusa proprio per la contesa tra gli eredi.

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