Roma si legge: Raggi accoglie Michetti e Gualtieri in Campidoglio, la transizione è già cominciata – PODCAST

Le voci sui prossimi assessori

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

Michetti e Gualtieri in Campidoglio

A bere il caffè del Campidoglio questa mattina va Enrico Michetti. La sindaca uscente ha diramato gli inviti, poi toccherà anche a Roberto Gualtieri per discutere dei dossier che stanno più a cuore a Virginia Raggi. Ci saranno la lotta alla criminalità, lavoro, periferie, trasporti e la candidatura di Roma ad Expo 2030. Michetti ha detto che questo caffè è importante “per capire lo stato dell’arte e quindi i fascicoli con le cose su cui stava lavorando. Comunque massimo rispetto per chi ha amministrato”.

Il toto-assessori

Nelle proiezioni sulla composizione della nuova aula Giulio Cesare, i 5 stelle avranno 4 seggi e 1 alla civica per Raggi se vince Michetti e 3+1 se prevarrà Gualtieri. I candidati si preparano poi ai confronti televisivi, stavolta indispensabile la presenza di entrambi, mercoledì a Porta a Porta, giovedi su Sky Tg24. Prime indiscrezioni sul Corriere sulle squadre di governo: “Buone chances per un posto di assessore, forse alla scuola per Sabrina Alfonsi, capolista del Pd, Alessandro Onorato potrebbe occuparsi di Attività produttive, la sinistra potrebbe esprimere figure negli ambiti delle politiche abitative o sociale e circolano i nomi di Catarci e Peciola. Nel centrodestra Michetti ha già fatto sapere che terrà per se le deleghe per il turismo, il nome che circola di più è quello di Simonetta Matone alle politiche sociali”.

Conte detta la linea a sinistra 

Per quanto riguarda gli appoggi, taciti o dichiarati la Repubblica scrive: “Conte scarica Raggi, Gualtieri è di valore”, questa la frase attribuita all’ex premier e attuale leader dei 5 Stelle. Salvo poi aggiungere che Conte “ha prodotto un quasi endorsement per Gualtieri e una precisa scelta di campo per l’incompatibilità del M5S con la destra”. Ma esiste un’altra linea dura e pura incarnata pare da Raggi stessa con Di Battista, sempre secondo Repubblica, che è “convinta che sia ferale appiattirsi sul Pd2.

Luigi Petroselli: il primo sindaco comunista

Questi sono i giorni in cui ricorre il 40esimo anniversario della morte di Luigi Petroselli, il primo sindaco comunista della Capitale e – se sono scontati i riconoscimenti da sinistra – ieri Zingaretti alla tomba di Viterbo e stamane Roberto Gualtieri sulla Repubblica, che elogia passione, qualità amministrativa e capacità di innovazione – anche da destra non mancano gli elogi. Francesco Storace l’ha fatto ieri sul Tempo: “Certo era comunista – ha scritto Storace – ma soprattutto uomo capace di autonomia, libero. In città ebbe, oltre al chiodo fisso delle periferie, una speciale attenzione per la riduzione del traffico privato”.

Dal Messaggero: “Clochard mai sgomberati. Le accuse sul rogo del Ponte di Ferro. Nel mirino dei pm la mancata sicurezza sull’argine del Tevere. Tante segnalazioni e allarmi lanciati dai residenti sono stati ignorati”.

Una cacio e pepe per Angela

Abbiamo iniziato con il caffè chiudiamo con la cacio e pepe: dalla Repubblica il racconto del pranzo tra Draghi e Merkel: “La diplomazia della cacio e pepe. Mario Draghi voleva offrire alla cancelliera una vera esperienza di cibo romano in versione fine dining e a preparare il rinomato primo è stato lo chef stellato Fabio Ciervo, che leggiamo ha preparato sì la cacio e pepe, ma con “boccioli di rosa. Il profumo del pepe del Madagascar e l’infusione di boccioli ha riempito la terrazza dell’hotel Eden”.

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