Roma si legge: Roma organizza gli aiuti per la comunità ucraina – PODCAST

Oggi la Prefettura mette a punto un piano di accoglienza dei profughi. In allerta anche le strutture sanitarie

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

Il vertice di oggi in Prefettura sarà chiamato a definire un piano di accoglienza dei profughi ucraini mentre si moltiplicano le iniziative di organizzazioni e privati. Tante lacrime insieme a tanti scatoloni pieni di farmaci e cibo sono stati imbarcati ieri mattina su sette pullman partiti dal piazzale della stazione Ostiense alla volta dell’Ucraina. I torpedoni trasformati in convogli umanitari e sui sedili anche decine di cittadini ucraini che hanno deciso di lasciare Roma per tornare in patria, chi in cerca dei propri cari, chi per arruolarsi, che per soccorrere familiari e tornare in Italia. Mille chili di aiuti sono stati raccolti e inviati in Ucraina. Dal Corriere “Partito il tam tam sui social per le raccolte a sostegno delle vittime del conflitto. Migliaia, forse milioni di messaggi WhatsApp per raccogliere fondi, in prima fila le associazioni religiose dalla Caritas alla Comunità di Sant’Egidio”. Il Tempo titola “Il cuore di Roma con Kiev. La capitale si stringe senza se e senza ma intorno alla comunità ucraina, la seconda più numerosa d’Italia. Dalla manifestazione a piazza della Repubblica con migliaia di persone alla staffetta di solidarietà per donare generi di prima necessità. La basilica di Santa Sofia è il punto di riferimento”. Dal Messaggero: “L’assessore alla sanità D’Amato ha preallertato i principali presidi pediatrici del Lazio ad essere pronti per curare i bambini feriti e mutilati di guerra. L’Italia dovrebbe accogliere il 13 per cento dei profughi, al momento si ipotizza oltre 20mila persone”. Intanto per lo spazio aereo chiuso da e per la Russia ci sono quattro studenti dell’università Luiss bloccati a Mosca. Una di loro ha raccontato che per tornare in Italia prenderà il treno notturno Mosca San Pietroburgo, quindi un bus privato per Tallin e mercoledì la partenza per Roma.

Lazio: quanto è costata l’emergenza sanitaria

Il conto del Covid sulla Repubblica: “812 milioni, tanto si è speso nel 2021 per la gestione dell’emergenza sanitaria. Farmaci, hub, servizi e sistemi di prenotazione. Un risparmio rispetto ad altre regioni legato alla gestione del personale. Infatti se il Lazio è in linea con le spese delle altre grandi regioni, ha un conto molto inferiore per il personale e questo grazie ai contratti Covid per i quali ha investito 204 milionio, il 25 per cento del totale, mentre la Lombardia per medici e infermieri ha impiegato il 47 per cento delle sue risorse e i risultati per il Lazio per la campagna vaccinale sono molto positivi”.

Regione Lazio, ancora troppa carta: transizione digitale in ritardo

Sempre a proposito di risparmi leggiamo invece sul Corriere: “Lazio sprecone, transizione digitale in ritardo. Nel 2020 spesi 732mila euro per cancelleria, carta e stampanti e 2 milioni per la telefonia. Nella repubblica che progetta il cloud di Stato c’è un feudo che ogni giorno celebra l’antico rito della comunicazione su carta. La nostra regione svetta in cima a consumi e spese che appaiono come il retaggio di una vetero economia.”

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