Roma si legge: via Crucis con un’ucraina e una russa, per il Vaticano il programma non cambia – PODCAST

Intanto nel Lazio arrivano 15mila rifugiati, 2.200 nella rete dell’ospitalità

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

La Santa Sede non ha risposto formalmente alle richieste da parte di rappresentanti istituzionali e religiosi ucraini di rinunciare alla presenza di una cittadina ucraina e una russa, che appariranno, una a fianco dell’altra, alla via Crucis di domani al Colosseo. Leggiamo sulla Repubblica che “il silenzio è, secondo fonti autorevoli, il segno che alla via Crucis le due donne ci saranno e che, a meno di una improbabile rinuncia di una delle due, i programmi non verranno stravolti. Le due donne, Irina e Albina, sono amiche: condividono il lavoro alla corsia dell’ospedale al Campus biomedico di Roma, al Centro di cure palliative”. Irina è un’infermiera ucraina, Albina una specializzanda russa e ieri commosse hanno registrato un video insieme.

Ucraina: 15mila profughi nel Lazio

Il presidente del Lazio Zingaretti ieri ha diramato i numeri dell’accoglienza dei rifugiati ucraini in regione: “15mila cittadini fuggiti dal paese invaso e in questo momento 2.200 sono nella rete dell’ospitalità. Gli sforzi sono congiunti da parte di istituzioni e associazioni – ha detto Zingaretti – affinché si possa garantire un’adeguata offerta residenziale e forme di integrazione per allargare questa permanenza che si spera sia provvisoria ad un ampio raggio che contempli gli aspetti sanitari come quelli formativi per i bambini e tutto ciò che renda umana l’accoglienza”. Sono poi 602 le famiglie che si sono registrate sul portale dell’associazione Refugees welcome per ospitare le famiglie ucraine.

Il Campidoglio proroga i permessi sui dehors

Il Messaggero apre con la proroga dei dehors fino a dicembre. “Mossa del Comune per riavviare il sistema della ristorazione emerso da un vertice con gli esercenti. Quanto alla movida selvaggia arriva la stretta: vendita di alcol vietata dalle 22 in tutti i minimarket con estensione delle restrizioni a tutti i municipi”.

Catalent scappa da Anagni e va in Inghilterra

“Per colpa della burocrazia Catalent va in Inghilterra – lo scrive il Corriere – La multinazionale farmaceutica dopo un anno dall’annuncio dell’apertura, nel distretto industriale di Anagni, di uno stabilimento in cui sarebbero stati prodotti anche i vaccini anti-Covid, non aveva ancora ricevuto i permessi per l’installazione degli impianti. Così ha deciso di trasferire la produzione in Inghilterra. Il Lazio perde così l’investimento da 100 milioni di dollari della Catalent e anche i cento posti di lavoro che erano stati promessi”.

“Il pasticcio dello Spallanzani 2”, secondo Repubblica 

La Repubblica continua a parlare di quello che chiama “pasticcio dello Spallanzani 2” e riporta la “delusione di Fuksas. Nel 2020 in piena pandemia, l’archistar donò alla Pisana uno studio sul nuovo padiglione. Ora l’ospedale lo riprende e lo mette a bando”.

Tra i tifosi della Roma, che oggi affronta in uno stadio tutto esaurito il Bodo Glimt, nella partita di ritorno dei quarti di finale di Conference league, da giorni gira in rete un messaggio in cui si esorta ad andare a disturbare la squadra norvegese, pubblicando il nome dell’hotel che li ospita: l’invito è andare lì davanti a testare il clacson dell’auto. “Appello all’amicizia del Bodo – scrive il Corriere – sia una battaglia solo in campo”. Che poi forse nemmeno andrebbe chiamata battaglia.
 

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