Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast qui.
Gradimento sindaci e governatori: Gualtieri a metà classifica
L’annuale governance poll del Sole 24 Ore misura il grado di popolarità dei presidenti di Regione e dei sindaci. Nel primo caso, in una classifica dominata dal veneto Zaia e dal friulano Fedriga, il presidente del Lazio Nicola Zingaretti occupa la penultima posizione e si legge sul quotidiano: “Non sembra aver beneficiato del tramonto degli impegni nazionali alla segreteria del Pd e raccoglie un 37% che lo spinge al penultimo posto, sopra solo al molisano Donato Toma”. Diverso il discorso sui sindaci, classifica guidata dal veneziano Luigi Brugnano, in questo caso Roberto Gualtieri si piazza a metà classifica, 37esimo posto- “Il dato si può leggere come un’apertura di credito mantenuta nei confronti di chi deve provare a invertire in modo sensibile la direzione di marcia di una città prostrata da un disastro amministrativo generalizzato. Ma per non farla sfumare, i tempi del recupero devono essere decisamente più brevi rispetto ai molti anni, ben più degli ultimi cinque, in cui il tracollo ha preso forma: i prossimi mesi saranno decisivi”.
La gang del rame
L’apertura del Corriere: “La gang del rame: Parioli e Prati il cuore delle razzie. Cinque chilometri di ‘oro rosso’ rubati nell’ultimo anno e mezzo nelle gallerie di servizio, in particolare di quelle delle fibre ottiche e per le telecomunicazioni. Secondo la Tim ci sono migliaia di utenze in tilt cellulari e internet a casa, come è successo settimane fa all’Eur. Tecnologia e vigilanza le armi per contrastare la malavita.
Le spiagge libere a Ostia quasi inaccessibili
Di spiagge libere si occupa la Repubblica che le definisce “un miraggio. Cemento, incuria, rovi che ostruiscono gli accessi. A Ostia raggiungere le spiagge gratis è un’impresa. I varchi dovrebbero essere dieci, ma spesso sono budelli segnalati male e chiusi da cancelli. Lungo i circa 8 chilometri di costa urbana costellata da almeno 60 stabilimenti privati con ristoranti, piscine, cancelli e inferriate, addirittura un villaggio con almeno 80 mini appartamenti da 22 metri quadrati sulla riva. Chi è abbonato agli stabilimenti ha un posto in prima fila mentre gli altri, turisti compresi si arrangiano con le poche spiagge libere senza servizi o con i varchi pubblici”. C’è poi il caso Circeo: “I padroni delle ville vogliono privatizzare la strada per il monte”.
Bagarinaggio selvaggio
Il cronista del Messaggero “infiltrato tra i bagarini del Colosseo che riescono a far pagare i turisti anche nel giorno dei biglietti gratis. Ieri l’Anfiteatro Flavio è stato preso d’assalto da migliaia di turisti che hanno approfittato della giornata d’ingresso gratuita prevista come sempre ogni prima domenica del mese. Ma i bagarini e ambulanti non si sono dati per vinti. E chi non ha potuto piazzare il biglietto a prezzo maggiorato si è reinventato un mestiere e ora offre la visita guidata destinata agli stranieri”. Tra gli effetti collaterali anche “la vendita a due euro della bottiglietta di acqua riempita alla fontana”.
Comunità montane: dovevano essere abolite ma le Lazio ce ne sono ancora 22
Il servizio di apertura del Tempo è sulle comunità montane: “Una montagna di sprechi. Nel Lazio esistono ancora i 22 enti locali. Nel 2016 dovevano essere aboliti ma vivono e la Regione continua a erogare compensi. I commissari liquidatori dovevano chiudere i bilanci entro 90 giorni però sono ancora sulle loro poltrone. Per la serie si cambia per non cambiare, inizia anche a tramontare l’idea iniziale di trasformarle in ‘unioni di Comuni'”.
Saldi: guadagnano solo i centri commerciali
Da Leggo: “Saldi, solo turisti nei negozi, per Confesercenti romani assenti fa troppo caldo, città rovente, il primo week end di saldi è andato bene solo nei centri commerciali. Le previsioni restano comunque buone”. Quelle dello shopping.