Roma/Tavolini:boom dal Centro all’Appio, un migliaio di richieste

Successo dell'aumento dei dehors con più spazi e nuovi limiti nuovi. La mappa dei plateatici pronti a invadere la capitale.

 

Sono in tutto un migliaio, di cui 550 solo nel centro storico le richieste dei ristoratori, giunte in Campidoglio per allestire tavolini e sedie nelle strade e nelle piazze, secondo una mappa ricostruita da ‘’Il Messaggero’’.

Gli allestimenti sono favoriti dalla facilità con la quale chiedere la concessione. Infatti si possono montare subito dopo aver fatto domanda. Vietate solo le strisce blu e le fermate degli autobus. Il controllo dei vigili ci sarà solo in un secondo momento.

Il picco delle richieste è nella zona del Tridente, a Trastevere e meno a Prati. Anche nel Municipio II sono arrivate una settantina di domande concentrate a San Lorenzo, piazza Bologna e ai Parioli. Il meccanismo di silenzio assenso ha risvegliato la città, ma ha anche incentivato una pratica selvaggia, che ha fatto storcere il naso ai negozi di abbigliamento e di altre tipologie merceologiche rimaste al chiuso.

È critico infatti l’assessore al commercio del Trieste Salario Valerio Casini: «II Comune deve assolutamente provvedere all’assegnazione di personale all’Ufficio Suap e al Gruppo di Polizia Locale. Noi non rilasceremo concessioni con pedane che non garantiranno i criteri di sicurezza». Poi ci sono quelli che se il marciapiede è stretto oppure non c’è abbastanza spazio di fronte all’ingresso del ristorante possono, la delibera di giunta glielo consente, traslocare fino a venticinque metri lontano. (sic)

È la soluzione che hanno trovato a Montesacro, dove piazza Menenio Agrippa ospita due locali all’aperto: «Un modo per usufruire di spazio in modo ordinato, sicuro e soprattutto decoroso», dice Francesca Leoncini, assessore del III Municipio. Al Pigneto sono arrivate sei nuove richieste sulla omonima via già pedonalizzata, altre a Centocelle e a largo Agosta. Sul fronte mercatale è in arrivo inoltre un’ondata di 30 nuovi banchi, molti di somministrazione a Tor Pignattara. Al VII Municipio sono arrivate 36 richieste di Osp in via Stilicene, tra l’Appia e la Tuscolana.

A Ostia, sono arrivate una trentina di domande, molte in piazza Anco Marzio. Nel VIII ci sono 25 domande che aspettano. Sono 5 all’Eur, 11 all’XI soprattutto in via Fermi, via Oderisi da Gubbio, via Portuense, via Aldini e viale Vico pisano. A Monteverde sono arrivate 16 domande. A Ponte Milvio una decina scarsa.

Ma perché la delibera con i criteri fissati una volta per tutte ancora non c’è? La maggioranza è spaccata: «Avrebbero i voti per deliberare subito tutto e invece la città rimane al palo in questa zona grigia», commenta la minisindaca del Centro Sabrina Alfonsi.

M5S, Pd e Fratelli d’Italia hanno da tempo stretto un’intesa che prevede l’aumento delle cubature, senza dover riconoscere il pagamento della Cosap al 40 per cento nell’area Unesco e al 60 per cento in periferia. La delibera approvata nelle scorse settimane dalla giunta non va oltre il 35 per cento .

Ma restano ancora dei nodi sui quali, a quanto pare, gli uffici fanno resistenze nei confronti della politica: la possibilità di mantenere le nuove Osp oltre i 12 mesi, quella di estendere questa possibilità anche ad altri esercenti (pizzerie, gelaterie e librerie), fino a quella di superare i paletti sulle occupazioni davanti ai palazzi storici messi dalla sovrintendenza.

Nella riunione congiunta delle commissioni Commercio e Mobilità, il presidente di quest’ultima, Enrico Stefano, ha annunciato due emendamenti per permettere di collocare i tavolini anche sulle strisce blu e per permettere delle « pedonalizzazioni temporanee concordate dagli stessi commercianti e ristoratori sul modello di quanto fatto a Milano».

Giovedì prossimo la commissione Commercio farà il punto sulle proposte di modifiche, che saranno portate subito in aula, quando arriverà la delibera sui tavolini.

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