Turismo e commercio sono un mix fondamentale per la Capitale. Cinque milioni di visitatori nei primi cinque mesi dell’anno confermano Roma al top del turismo internazionale.
Carlo Cafarotti, da tre mesi, assessore al Commercio e al Turismo, formazione da ingegnere e una collaudata esperienza politica, nell’intervista a Radiocolonna.it, oltre a una lotta senza quartiere all’evasione della tassa di soggiorno, annuncia una serie di interventi a breve e medio termine per migliorare la qualità dell’offerta turistica sul piano commerciale, alberghiero e dell’arredo urbano. Nonché la creazione di un Big Data sul turismo nella Capitale.
In particolare al rientro dalle vacanze verrà subito affrontato un completo restyling della delibera 47 per migliorare la selezione dei negozi nel Centro storico, che potranno usufruire anche di una vetrina su Internet, promossa dal Comune.
Quali sono le iniziative per mettere ordine nell’ospitalità della Capitale, tenuto conto che l’offerta è oggi caratterizzata da circa 10.000 non alberghi e la tassa di soggiorno è spesso evasa?
Rispondo partendo dalla tassa di soggiorno evasa. E’ in atto un recupero forzato verso chi, sia pure censito, non ha ancora provveduto al versamento. Inoltre il Dipartimento risorse economiche del Comune ha avviato un lavoro tecnico per intercettare a tappeto le strutture che operano nel settore dell’hospitaliy e non risultano censite. Posso assicurare che saremo decisi e particolarmente aggressivi. Riguardo all’offerta turistica di qualità posso confermare che stiamo vagliando molte offerte di investitori disposti ad aprire strutture di lusso a 5 Stelle, che vorremmo però ‘’connotate’’, ossia riconoscibili con un particolare ‘’imprintig’’ di Roma. Inoltre stiamo raccordando tutti i numeri del turismo a disposizione di Ept, Aeroporti, Stazioni etc… in modo da intercettare i turisti stranieri, creando una sorta di Big Data, e disporre quindi di profili utili per le attività social. Esse saranno soprattutto affidate a Zetema, la nostra partecipata, finora impegnata nella promozione culturale, ma che vorremmo maggiormente specializzata nel digitale. Infine vorrei arrivare a un calendario unificato di tutte le offerte di eventi d’interesse turistico da diffondere a livello internazionale, con grande anticipo, nelle varie applicazione e su tutti i dispositivi, in modo da richiamare l’attenzione di chi pianifica i viaggi.
Roma resta città di punta del turismo internazionale, come si rapporta col governo e in particolare col Mibact? Non sarebbe opportuno un alleggerire la pressione sul centro e i siti più famosi, come il Colosseo, e favorire una maggiore diversificazione delle mete, con allargamento a siti meno noti, coinvolgendo magari le periferie?
Insieme ad altre grandi città d’arte come Venezia, Firenze e Milano abbiamo già scritto al ministro del Turismo e Agricoltura, Gian Marco Centinaio. Pensiamo infatti di avere esigenze sovrapponibili per le quali trovare soluzioni condivisibili. Riguardo al rapporto specifico con il governo, le problematiche della Capitale legate al turismo rientrano nel rapporto avviato dalla Raggi con i ministri dell’esecutivo. Allentare la pressione sui siti più famosi a favore di altri meno frequentati è un obiettivo che vede tutti coinvolti, ma devo riconoscere che finora non si è trovata un’adeguata risposta.
Una delegazione della Capitale è tornata dalla Cina e in autunno verrà a Roma una loro rappresentanza ufficiale. Che cosa possono aspettarsi i romani sul piano turistico, produttivo e commerciale? In che misura è stata o sarà coinvolta Fiera Roma, diventata recentemente un importante avamposto della Capitale verso l’estero?
E’ stata un’esperienza molto importante e ci aspettiamo interessanti sviluppi. Oltre all’arrivo di consistenti flussi turistici e lo stimolo della domanda verso le nostre eccellenze produttive, soprattutto artigianali, stiamo provando a spingere la ricerca applicata, attraverso il confronto con i nostri Atenei universitari, per avere come controparte risorse e know how. Particolare attenzione viene riservata alla nostra avanguardia tecnologica in fatto di conservazione del patrimonio artistico-culturale e restauro. Riguardo al turismo congressuale non si è trattato specificatamente, ma Roma è certamente un luogo prediletto per meeting internazionali.
Mentre il turismo ‘’mordi e fuggi’’ affolla bar e minimarket intorno a Fontana di Trevi e Piazza di Spagna, nel centro storico ci sono strade in cui il commercio langue. Come intendete rivitalizzarlo. La Confesercenti propone ad esempio la cedolare secca per favorire la locazione di immobili commerciali vuoti. Che cosa ne pensate?
Plaudiamo, anche dove non abbiamo una diretta influenza, ad ogni proposta a favore del rilancio delle attività nel Centro storico. Per quanto ci riguarda stiamo operando su due fronti. Innanzitutto abbiamo sollecitato il Comandante della polizia locale, Antonio Di Maggio, a migliorare i controlli. In secondo luogo ci proponiamo già dal prossimo autunno un restyling della delibera 47 dello scorso aprile, che regolamenta le attività commerciali e artigianali nel territorio della Città storica. Per limitare ulteriormente il degrado porteremo degli aggiustamenti tanto sugli effetti positivi e negativi della delibera.
Come si concilia la promozione dell’e-commerce che il Campidoglio intende favorire e la progressiva contrazione dell’attività dei negozi, come dimostra il grande flop degli ultimi saldi?
Oltre ad essere un’opportunità per far crescere il fatturato, la vetrina on line diventa di solito una promozione allo stesso negozio ‘’reale’’, che una volta conosciuto sulla Rete, può suscitare l’interesse di una visita ‘’fisica’’ in occasione di un viaggio nella Capitale. I musei, mettendo le opere esposte on line, all’inizio temevano un calo di visite poi hanno dovuto ricredersi.
Di fronte ai frequenti abusi e danneggiamenti del patrimonio storico avete avviato una campagna d’informazione rivolta soprattutto ai turisti stranieri. Non crede opportuno estendere la campagna a un’efficiente e ben visibile cartellonistica, sui comportamenti da tenere ( vedimozziconi e pacchi di rifiuti abbandonati in ogni dove ) per il decoro della città, dove luoghi famosi come piazza di Spagna ospitano il peggior bivacco?
Siamo i primi a soffrire e rattristarci per tanti comportamenti dolosi nei confronti di una città con tante bellezze, ma siamo altrettanto consapevoli che abbiamo di fronte una lotta culturale e di riabilitazione sociologica molto impegnativa. Stiamo combattendo, ma la battaglia non sarà breve. Dopo la campagna ‘’Enjoy Respect Rome’’ su Youtube, rivolta soprattutto ai turisti stranieri, lanceremo altre iniziative, ma soprattutto ci proponiamo d’investire per migliorare l’arredo urbano. Una città con più controlli e strutture – dalle panchine, alle pensiline, agli schermi multimediali, ai bagni etc.. – può certamente favorire comportamenti migliori tanto dei turisti che dei suoi cittadini.