Più fondi per la cura del verde, per il sociale, per le partecipate e per i servizi ai cittadini: è iniziata in Assemblea Capitolina la discussione sulla Variazione di Bilancio 2023-25, una manovra da 786 milioni di euro le cui entrate sono frutto, tra l’altro, della lotta all’evasione, dell’allargamento della base imponibile su alcuni tributi, ma anche dell’innalzamento della tassa di soggiorno che era ferma al 2014. Dopo la relazione dell’assessora al Bilancio Silvia Scozzese, già ieri sera, e i primi interventi dei gruppi consiliari sul provvedimento stamattina, dopo la pausa pranzo la seduta è stata rinviata a lunedì mattina, quando si procederà a oltranza.
“E’ una Variazione – ha spiegato l’assessora Scozzese – che ci permette di stabilizzare nel triennio la spesa corrente sui nostri principali servizi. Ora hanno un finanziamento stabile nel tempo. Così si può programmare, fare gare e scelte gestionali. Questo è il valore più grande della Variazione di bilancio”. In cifre, la manovra pesa 786 milioni per il triennio, di cui 453 di spesa corrente e 233 in conto capitale. Dopo la Variazione dunque il valore del bilancio di Roma Capitale ammonta a 5,748 miliardi di parte corrente e 3,989 miliardi di conto capitale. Nel triennio le maggiori entrate saranno circa 390 milioni, di cui 79 nel 2023, 175 nel 2024 e 177 nel 2025. Per reperire denaro, il Campidoglio ha avviato una azione massiccia di ‘compliance fiscale’, decine e decine di migliaia di lettere di accertamento o di morosità, in particolare da Ama per la Tari, “dove la distanza tra l’accertato e il riscosso era importante”. I soldi arriveranno anche dall’aumento della tassa di soggiorno, che scatterà dal 1 ottobre 2023: “Abbiamo adeguato la tariffe dopo la presa di coscienza dell’aumento dei prezzi dei nostri servizi – ha spiegato Scozzese – Questo elemento, e l’aumento esponenziale dopo il Covid dei city users della città, ha determinato la nostra esigenza di coprire servizi alla città come il decoro e la pulizia. Senza una manovra di questo genere non avremmo avuto gli strumenti finanziari adatti”. Varrà circa 200 milioni in tre anni. Ci sono poi, tra l’altro, sempre nel capitolo entrate, 65 milioni in più nel triennio dall’allargamento della base imponibile, e 76 milioni da voci come la Tosap (l’occupazione di suolo pubblico), la pubblicità ma anche le maggiori entrate dovute all’apertura dei nuovi nidi.
Rispetto invece a dove e come saranno spesi i soldi, si aggiungono 53 milioni per il verde, a cui si sommano 3,5 milioni circa per il verde scolastico (è una voce a parte) e 2 in più sul diserbo stradale. Ci sono poi 36 milioni in più per i servizi domiciliari diretti e indiretti: “L’anno scorso abbiamo fatto uno scorrimento delle liste d’attesa di 1300 unità – ha spiegato ancora l’assessora Scozzese – Quest’anno abbiamo fatto una cosa in più: manteniamo gli utenti attualmente serviti ma con una integrazione delle risorse”. Per Atac ci sarà per il 2024-2025 una integrazione di 81 milioni al contratto di servizio. Cinque i milioni in più per la mobilità, +4 milioni per il trasporto dei disabili, +8 per i grandi eventi e +1,5 per le attività culturali. Per le Pari opportunità ci sono 2,5 milioni di euro “per finanziare la parte gestionale delle nuove case famiglia, nuovi punti di sicurezza per le donne: gli forniamo le risorse per gestirle”. In generale per le partecipate l’integrazione dei contratti di servizio vale circa 97 milioni. Per quanto riguarda invece il lato investimenti, nel testo licenziato dalla giunta ci sono 233 milioni aggiuntivi per assorbire con 64 milioni l’aumento dei prezzi e garantire la continuità dei lavori in corso, cofinanziare con 23 milioni i progetti Pnrr e assicurare il rispetto dei tempi, incrementare gli interventi per la sicurezza stradale. E poi: il software taxiweb per agevolare le ‘doppie guide’, il rifacimento della facciata e del tetto del Teatro dell’Opera, la pedonalizzazione dell’Appia Antica, il completamento del Grab, le isole ambientali e nuovi parchi, la neonata Fondazione per l’attrazione del turismo. Vengono garantite inoltre risorse aggiuntive per i Dipartimenti e i Municipi con l’obiettivo di realizzare più interventi per scuole, asili, marciapiedi, Metro C, Metro A e ville storiche.