Roma: voto 6,6 alla qualità della vita, bocciati i rifiuti e promossi i trasporti

ultima indagine dell'Acos, l'agenzia per il controllo e la qualità della vita e dei servizi pubblici locali

Il voto medio attribuito dai romani alla qualità della vita nella Capitale nel 2024 è stato 6,6 su 10, in lieve calo sul 6,7 dello scorso anno: il dato emerge dalle valutazioni espresse dagli intervistati nel corso dell’ultima indagine dell’Acos, l’agenzia per il controllo e la qualità della vita e dei servizi pubblici locali di Roma. Bocciati i rifiuti, sotto la sufficienza anche se in lieve miglioramento, promossi i trasporti con voti sopra il sei. Nell’ambito dell’igiene urbana i romani assegnano 4,8 alla pulizia delle strade e 4,9 al servizio di raccolta dei rifiuti. Migliora ma non decolla la differenziata che passa dal 46,7 per cento del 2023 al 48,1 per cento del 2024. Sul fronte del trasporto pubblico si va, invece, dal 6,1 su 10 per i mezzi di superficie al 6,3 per le metropolitane.

Va bene la cura del verde pubblico in parchi e ville che ottiene 6,8 su 10. E tornano sopra la sufficienza i servizi cimiteriali, passano dal 5,4 al 6,5 su 10, si conferma il giudizio positivo per illuminazione pubblica (6,6), servizi sociali (7) e servizi culturali (tra 6,7 e 7,1). Nel dettaglio le valutazioni espresse vedono in testa Auditorium e Musei comunali con 7,1 su 10, seguono Palaexpo (7), Bioparco (6,9) e Biblioteche comunali (6,7). Nel campo dei servizi sociali invece gli asili nido ottengono 6,8 su 10 mentre l’assistenza municipale si ferma a 6,4 su 10. In particolare l’indagine evidenzia che la popolazione dei bambini tra 0 e 3 anni mostra una progressiva diminuzione, passa da 61.089 nel 2019 a 53.129 nel 2023, un calo che da un lato riflette una tendenza demografica negativa e dall’altro fa aumentare la capacità di accoglienza delle strutture che passa dal 29,9 per cento del 2019 al 36,5 per cento del 2023.

In generale il voto assegnato dai cittadini alla qualità della vita in città è frutto della media tra i giudizi espressi nei 15 territori municipali dove le valutazioni oscillano tra il 6,5 e il 6,7 su 10: il Municipio XI è quello con una percentuale più alta di giudizi dalla sufficienza in su (87,7 per cento) mentre il Municipio VI è quello in cui è minore il numero di intervistati che si esprime positivamente (82,3 per cento). E in questo contesto, anche se è inferiore – rispetto alla media cittadina – il voto assegnato alla qualità della vita nella propria zona di residenza (6,4 su 10) comunque è in calo il numero dei cittadini che dichiarano di aver effettuato reclami o segnalazioni, passano dal 35 per cento del 2023 al 3,7 per cento del 2024.

Nel complesso il 6,6 su 10 “è dato da un fisiologico margine di errore campionario e dal fatto che il rapporto analizza l’anno di maggiore estensione dei cantieri a Roma”, ha detto l’assessore al Personale e al Decentramento di Roma, Giulio Bugarini, intervenuto alla presentazione su delega del sindaco Roberto Gualtieri, in missione a Bruxelles. Sul periodo di governo dell’attuale amministrazione il voto medio sulla qualità della vita passa dal 6,1 dell’ottobre 2021 al 6,6 attuale, attraversando la punta del 6,7 per entrambi gli anni 2022 e 2023.

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