Rti Condotte diffida Comune su metro D, danni per 29 mln

“Permanendo una situazione di stallo non superiore a 15 giorni - si legge nella diffida - non potremo che ritenere revocato il complessivo procedimento e richiedere il dovuto indennizzo, oltre al maggior ristoro dei costi sostenuti e dei danni subiti".

La società RTI Condotte diffida il Comune di Roma per non aver dato corso ad alcun provvedimento, mantenendo una situazione di stallo, sulla metro D. Lo fa con una lettera, che l’Adnkronos ha visionato, indirizzata a Roma Capitale e a Roma Metropolitane Srl, dello studio legale di RTI Condotte (Società Italiana di Condotte d’Acqua Spa mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese con Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. e RATP Development S.A).
“Permanendo una situazione di stallo non superiore a 15 giorni – si legge nella diffida – non potremo che ritenere revocato il complessivo procedimento e richiedere il dovuto indennizzo, oltre al maggior
ristoro dei costi sostenuti e dei danni subiti”.

Il riferimento “è innanzitutto alle spese di predisposizione della proposta approvata con delibera G.C. n. 110/07, oltre rivalutazione, il cui ammontare, pari ad euro 15.000.000 (da attualizzare alla data
odierna), è stato già riconosciuto dal R.U.P. di codesta Stazione Appaltante e comunicato al Cda di Roma Metropolitane srl; a tanto devono aggiungersi i danni connessi alle spese sostenute per le
garanzie fideiussorie, per la predisposizione del progetto preliminare integrato e per aver mantenuto un’organizzazione aziendale pronta alla finalizzazione dell’affidamento, danni ed oneri che possono
prudenzialmente ed in logica meramente conciliativa quantificarsi in ulteriori euro 14.000.000, per il resto del dovuto”.

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