“Chiusa definitivamente la pagina dell’atto unilaterale, Roma Capitale da oggi ha un contratto decentrato per i 23000 dipendenti capitolini condiviso con i sindacati”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della CISL FP Roma Capitale e Rieti Andrea Nardella.
“Dopo oltre tre anni di vertenze, manifestazioni, scioperi e ininfluenti trattative, – prosegue la nota – i 23000 dipendenti capitolini hanno da oggi un contratto decentrato condiviso con i rappresentanti di parte pubblica di Roma Capitale ed un salario accessorio contrattato dai sindacati.
Infatti, oggi nel pomeriggio del 10 luglio 2017 presso il Dipartimento Risorse Umane in Campidoglio, è stato sottoscritto definitivamente il nuovo contratto decentrato di Roma Capitale e si è chiusa una delle pagine più dolorose e difficili della storia dei dipendenti di Roma Capitale, che ha avuto in questi ultimi mesi una positiva conclusione grazie anche alla determinazione dell’amministrazione e con il contributo fattivo ed importante del delegato al personale Avvocato Antonio de Santis, nonché del direttore delle risorse Umane Angelo Ottavianelli.
Una vicenda travagliata che parte dagli accertamenti della Ragioneria Generale dello Stato effettuati durante la gestione Alemanno, venuti alla luce durante l’amministrazione Marino, che hanno trovato le prime soluzioni tecniche durante il commissariamento Tronca e che oggi finalmente viene chiusa definitivamente con la gestione Raggi.
L’avallo definitivo è pervenuto nei giorni scorsi dall’organo di revisione (OREF) di Roma Capitale e dalla Giunta Capitolina con apposito provvedimento che ha dato il nulla osta alla definitiva sottoscrizione, dopo quella provvisoria della pre intesa dello scorso 4 maggio.
Un contratto importante non solo per i dipendenti, che vedono finalmente riconoscersi indennità legate alle effettive funzioni svolte, incentivi di produttività legati alla performance di struttura, quindi agli obiettivi previsti dal Piano Esecutivo di Gestione dell’ente ed un’importante valorizzazione attraverso l’istituto delle progressioni economiche orizzontali, ma anche e soprattutto per i cittadini romani che potranno usufruire di un impianto organizzativo volto al miglioramento dei servizi a loro offerti.
Un accordo decentrato che definisce la parte giuridica degli istituti contrattuali inserendo numerosi approfondimenti su formazione, telelavoro, previdenza, assistenza complementare e medicina preventiva.
Il lavoro incessante degli ultimi mesi tra le Organizzazioni Sindacali ed i rappresentanti di parte pubblica ha prodotto un contratto, per l’ente locale più grande d’Italia, che auspichiamo possa essere utile anche per l’apertura imminente del tavolo presso l’ARAN per il rinnovo dei contratti nazionali del pubblico impiego.
Il contratto rappresenta un traguardo molto importante per la CISL FP di Roma Capitale e Rieti, primo sindacato in termini di iscritti nell’ente, un accordo che ha finalmente abbattuto gli elementi di contrapposizione nell’interesse del miglioramento dei servizi offerti ai cittadini e del benessere organizzativo dei dipendenti, con una visione partecipativa e di condivisione.
Ora attendiamo che Roma Capitale proceda ad un’attenta verifica della dotazione organica, appena sufficiente ad erogare i servizi essenziali ai cittadini romani, auspichiamo un urgente intervento del Governo affinché possano essere sbloccati gli stretti vincoli assunzionali che attanagliano la pubblica amministrazione ma in modo particolare gli enti locali e quindi Roma, con un’età media dei dipendenti abbondantemente oltre i cinquant’anni e con vincitori e idonei del concorsone ancora in attesa di una chiamata”.