“Molti cittadini romani mi chiedono: portate via un po’ di ministri, qui c’è troppo caos. Per esempio il ministero delle Infrastrutture potrebbe andare a Napoli o a Bari”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in un passaggio della sua intervista al Messaggero.
Salvini osserva che “quello che non era maturo vent’anni fa adesso lo è” e “se i territori contano di più – e penso al processo di autonomia avviato in Lombardia e in Veneto e che dovrà essere esteso a tutte le regioni che lo vorranno – anche lo status della Capitale deve cambiare”, “la centralità della Capitale italiana, in un paese federale, è ancora più importante”.
Raggi commenta l’intervista del leader della Lega plaudendo al capo del Carroccio: “Mi sembra che si stia concentrando molto sui poteri che Roma deve avere. E’ un fatto positivo”.
Raggi però al di là della dichiarazione tattica glissa sull’ipotesi di Salvini di spostare al Sud alcuni ministeri. Incalzata più volte la sindaca non risponde. Del resto la Raggi ha piu’ volte rivendicato piu’ poteri e piu’ fondi per la Capitale. Lo ha fatto davanti ai parlamentari della Commissione di Inchiesta sulle periferie. “Ci sono 2 milioni e 900 mila residenti che pagano le tasse per una citta’ che eroga
servizi a 4-4,5 milioni di cittadini – disse – Abbiamo calcolato nell’Agenda Roma che per rimettere in moto tutto servirebbe 1 miliardo e 800 milioni di euro l’anno di fondi extra. Ce li date perché siamo la Capitale o no? Ci date poteri speciali o no?”.
La Raggi lo vergo’ di suo pugno in una lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in occasione del tavolo per il rilancio della Capitale chiedendo “una semplificazione normativa e amministrativa che garantisca una dignità istituzionale adeguata alla Capitale del Paese”. E la Raggi e’ tornata a ribadirlo anche durante la recente campagna elettorale rivolgendosi al premier Paolo Gentiloni che aveva criticato la sua azione amministrativa: “Per governare questa
citta’ servono i poteri che hanno le Capitali d’Europa”.
Al contrario il prefetto Paola Basilone liquida la faccenda con una battuta: “Non è la prima volta che dalla Lega arrivano quesete proposte. Prima era il Nord ora è il Sud. Segno dei tempi”.