In questi mesi Cgil Cisl e Uil sono riusciti ad ottenere lo scorrimento delle liste di attesa per i servizi domiciliari del Comune di Roma. Questo scorrimento ha finalmente dato una risposta ad anziani, minori, persone con disabilità, che non riuscivano ad avere accesso a questo fondamento servizio. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Giovanni Alfonsi, Fp Cgil Roma e Lazio, Massimiliano Morgante, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Francesco Croce, Uil Fpl Roma e Lazio. “Lo scorrimento delle liste di attesa ha determinato una nuova ed importante necessità di operatrici e operatori per l’assistenza domiciliare di tutti i servizi. Operatori di cui nella nostra città si era venuta a creare una enorme carenza tale da non poter garantire il servizio a tutti coloro che sono rientrati dopo lo scorrimento delle liste di attesa. Le operatrici di operatori che svolgono questo servizio, peraltro, soffrono di una situazione determinata dalla organizzazione del servizio e di una assenza assoluta di processi di formazione e di riqualificazione”, spiegano i sindacalisti.
“Per questi motivi, per coniugare cioè, i diritti e le esigenze di cittadini che hanno necessità del servizio e di lavoratori che lo forniscono la Cgil Roma Lazio, la Fp Cisl Roma Rieti e la Fpl Uil Roma Lazio hanno proposto e sottoscritto un accordo con l’assessora Funari e la Direttrice del Dipartimento delle politiche sociali e salute di Roma Capitale dottoressa Micheli, attraverso cui viene assunto nel Comune di Roma quanto previsto dalla Dgr Lazio del 2016, mai adottata dalla giunta precedente che definisce tutti i profili di professionali che possono svolgere l’attività di assistenza domiciliare; promuove la qualificazione e la riqualificazione delle figure professionali con una formazione specifica sull’assistenza domiciliare socio -assistenziale prevedendo il reperimento di fondi che consentono di abbattere in modo molto significativo il costo dei corsi così da consentire una concreta possibilità di accesso alla formazione e al lavoro per tutti coloro che fino ad oggi ne erano stati esclusi; avvia un percorso di riorganizzazione del sistema di assistenza domiciliare e dei regolamenti applicativi non solo per adattarlo in maniera migliore agli attuali bisogni delle persone in condizioni di fragilità ma per superare tutti quegli ostacoli organizzativi che pesano sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono questa attività”, proseguono ancora i sindacati.
“Si tratta davvero un accordo che finalmente risponde in maniera concreta all’esigenze di tutti coloro che sono in una condizione di fragilità e degli operatori che svolgono il servizio di assistenza domiciliare nella città di Roma e che coinvolge nel processo di verifica del servizio così come scaturirà proprio da questo accordo, anche le consulte cittadine e municipali con cui condivideremo il controllo della qualità del servizio e tutte le iniziative di miglioramento. Un accordo quindi importante che sta trovando soddisfazione in tutti coloro che attendevano finalmente di ricevere il servizio a cui hanno diritto e degli operatori che attendevano una riqualificazione da anni e la possibilità d’implementare la propria attività lavorativa e il proprio orario di lavoro, senza per questo rinunciare o tagliare i servizi socio educativi in cui operano. Un risultato che smentisce le critiche infondate e strumentali che non aiutano nella comprensione di situazioni di sofferenza e necessità”, concludono Giovanni Alfonsi, Fp Cgil Roma e Lazio, Massimiliano Morgante, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Francesco Croce, Uil Fpl Roma e Lazio.