Parte la collaborazione tra la Saint Camillus International University of Health Sciences e la Regione Lazio per lo svolgimento delle attività integrate di didattica, ricerca ed assistenza, grazie ad un protocollo d’intesa siglato questa mattina al Nuovo Ospedale dei Castelli dal governatore Nicola Zingaretti e dal rettore Gianni Profita.
La nuovissima struttura, inaugurata solo poche settimane fa, sarà dunque il banco di prova per una generazione di studenti internazionali (la metà provengono dall’estero, in particolare dal Sud del Mondo) che potranno acquisire così sul campo competenze da riportare nei rispettivi Paesi. Alla firma erano presenti anche l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato e il dg della Asl Roma 6 Narciso Mostarda.
L’intesa ha una durata di tre anni e disciplina le modalità di collaborazione tra l’Unicamillus e la Regione Lazio per lo svolgimento delle attività integrate di didattica, ricerca e assistenza. Unicamillus si rivolge a studenti comunitari e non comunitari che dimostrino un particolare interesse scientifico e professionale nei confronti di problematiche sanitarie presenti soprattutto in paesi in via di sviluppo. E’ una università privata che ha ottenuto il riconoscimento del ministero dell’Istruzione, un ateneo laico che accoglie giovani di tutte le confessioni.
La Asl Roma 6 organizzerà, in accordo con Regione e Università, l’espletamento delle attività assistenziali relative ai corsi di Laurea in Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecnica di radiologia per immagini e radioterapia e in un secondo step il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia.
“Pensiamo di creare un ‘territorio universitario’ ai Castelli – ha detto il rettore Profita – che diventi un ‘campus’ vivo che abbia una sua autonomia logica, vogliamo compenetrarci con l’ospedale. Ci saranno forse problemi di spazio… arriveranno qui nelle prossime settimane 88 studenti, dei 5 corsi di laurea, a regime saranno 1536. Noi selezioniamo i ragazzi direttamente nei loro Paesi – ha spiegato ancora – La nostra è una operazione di politica estera, vogliamo che imparino l’italiano e che diventino nei loro Paesi” oltre che medici professionali e utili, “anche ambasciatori della bellezza e cultura italiana”.
“In questi giorni si dicono tante stupidaggini sull’immigrazione vista sempre e solo come un problema. Io invece sono orgoglioso che parta questo corso che, grazie all’università Unicamillus e all’Ospedale dei Castelli, dimostra che è possibile una bella integrazione”. Ha commentato Zingaretti presentando l’accordo tra la Regione e l’Ateneo internazionale.