Sicurezza, a Roma arrivano i lampioni intelligenti

È il grande progetto sull’illuminazione pubblica su cui lavora Acea, in parte già in sperimentazione nei quartieri di Roma

Duecentomila lampioni che diventeranno i «guardiani della Capitale». “Futuristici occhi sulla città, in grado di garantire maggiore sicurezza sulle strade e di registrare dati sull’inquinamento ambientale – scrive il Corriere della Sera – In più, capaci di auto-diagnosi e riparazione guasti da remoto”.

È il grande progetto sull’illuminazione pubblica su cui Acea lavora da tempo, in parte già in via di sperimentazione nei quartieri di Roma. Un piano, denominato «Punto luce 4.0», incentrato sia a migliorare gli standard della rete infrastrutturale (meno blackout), sia a dotare le vie capitoline di un sistema di video-sorveglianza, tema già in discussione con il Comune.

Primo obiettivo però, con una deadline più breve per l’azienda idro-elettrica, è quello di intervenire sull’emergenza guasti. Strade al buio dal centro alle periferie, una situazione di disagio e pericolo che si protrae da mesi, aggravata dai recenti nubifragi e da un boom di atti vandalici. Ben 250 le denunce presentate da Acea contro ignoti negli ultimi quattro mesi, un exploit rispetto ai parametri storici: attacchi, legati anche ai furti di energia, che provocano disagi, mettono a rischio l’incolumità di automobilisti e pedoni e complicano il lavoro sulla rete.

È di due milioni di euro extra-budget solo l’investimento che Acea ha messo in campo per le riparazioni, con una task-force di cento tecnici che non si limitano ad aggiustare la centralina o il punto luce fuori uso. Non solo la bonifica dell’impianto, ma messa in sicurezza e implementazione delle protezioni, una serie di interventi che termineranno entro dicembre. Ma è la progettualità sul «corpo illuminante» ad essere al centro del maxi-piano dell’azienda su tutta la rete, ormai datata.

L’idea è di dotare i lampioni di un sistema di moderni sensori che hanno due finalità: segnalare il deterioramento delle strutture in tempo reale e persino verificare la corretta luminosità. Così da permettere maggiore sicurezza sulle strade, marciapiedi e parchi. Con un «telecontrollo» a distanza appunto – stile Grande Fratello – e una centrale unica di governo, che potrà agire da remoto su monitoraggio e riparazioni. Il costo del progetto è di circa 20 milioni di euro, da completare entro la fine del 2019, ma in parte già attivo: circa 50 i punti luce di ultima generazione già installati e test al via su 1.400 dei 4.000 impianti, con un 35-40% di città già monitorata.

Nell’ambito di questo sistema innovativo rientra il tema sicurezza/ambiente, conclude il quotidiano, perché i lampioni saranno dotati di tecnologie avanzate come telecamere, centraline di rilevazione dell’inquinamento atmosferico e wi-fi. Un più ampio investimento da definire a breve con il Campidoglio.

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