Sicurezza, a Termini arrivano i tornelli ai binari

Entro breve si potrà accedere da varchi con sistemi hi-tech. Lo scrive il Corriere della Sera che annuncia anche un aumento delle telecamere e operatori addestrati al profiling e al crowd security

Nuovi tornelli ad alta tecnologia che consentiranno il passaggio dei viaggiatori diretti ai treni alla stazione Termini. Lo annuncia in esclusiva il Corriere della Sera sottolineando che si tratta di strumenti “completamente diversi da quelli che si possono ad esempio vedere (e scavalcare purtroppo) in alcune fermate della metropolitana. Questi – decisamente più alti e massicci, oltre che dotati di una copertura rigida – sono invalicabili per chi non ha il biglietto. Ed è previsto che siano affiancati da barriere che impediranno anche in questo caso il passaggio verso i binari e i treni.

Entro pochi mesi – prosegue il quotidiano – le Ferrovie potrebbero adottare questo genere di varco elettronico nel più grande scalo ferroviario d’Europa. Rispetto ai modelli precedenti hanno una particolarità che, se da un lato rischia di provocare attese per i viaggiatori, dall’altro rende il sistema impermeabile agli intrusi: la vetrata non si apre come al solito pochi istanti dopo il riconoscimento del tagliando di viaggio in possesso del passeggero. Questo per dare il tempo a una fotocellula ad altezza uomo di verificare che in quel momento al tornello ci sia una sola persona, calcolando la distanza fra la testa del primo della fila e quella di chi lo segue. In questo modo si impedisce il passaggio di più persone con un unico biglietto ai varchi per ora e anche dopo presidiati da personale della Protezione aziendale di Fs.

È una delle novità in fatto di sicurezza della stazione Termini che si appresta ad affrontare l’afflusso di centinaia di migliaia di persone per il periodo di Pasqua. Un assaggio di quello che accadrà poi d’estate. Entro il 2018, inoltre, alle 950 telecamere di videosorveglianza che in pratica riprendono ogni punto dello scalo se ne aggiungeranno altre duecento (l’installazione è già cominciata), mentre è stato innalzato il livello di addestramento del personale di sicurezza interno, che coopera alle operazione di controllo e negli interventi insieme con polizia, Polfer, carabinieri, vigili urbani e militari dell’Esercito. Si tratta di 110 operatori – uomini e donne – formati non soltanto nell’affrontare situazioni d’emergenza – in tre martedì scorso hanno soccorso e salvato anche con l’aiuto di un defibrillatore un viaggiatore colpito da infarto mentre si apprestava a salire su un Frecciarossa – ma anche preparati a riconoscere persone o gruppi di persone sospetti. Fra gli insegnamenti ricevuti proprio il profiling, oltre al crowd security, ovvero la gestione in sicurezza della folla, in questo caso i flussi giganteschi di Termini.
Sanno come bloccare un soggetto pericoloso con manovre che comunque – secondo le intenzioni di chi li ha addestrati – portano a infrangere la legge. Ma fra i progetti allo studio, per rendere ancora più sicure le zone di transito, come quelle commerciali, si sta pensando all’adozione delle «spidercam», ovvero le telecamere mobili comandante a distanza che scorrono su cavi a mezz’aria, proprio come quelle che vengono utilizzate per le riprese dall’alto negli stadi di calcio. In questo caso invece – oltre a essere ben visibili – servirebbero per controllare in tempo reale ogni angolo di una parte della stazione molto frequentata, con negozi, bar e ristoranti”, conclude il quotidiano.

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