Sociale: Funari, la “Cucina Mobile” fa uscire allo scoperto i senza fissa dimora – VIDEO

L’assessora al sociale presenta il progetto che vede insieme “Fondazione Arca” e Comune di Roma per la preparazione e somministrazione di pasti caldi in strada ai senza fissa dimora del I° ed il XV° municipio

‘’Dobbiamo far uscire dall’invisibilità chi vive per la strada, chi ha vissuto un disagio anche più recente, perché non dimentichiamo che la pandemia ha portato con sé nuove povertà e perciò questa  ‘’Cucina Mobile’’ è anche un modo più dignitoso per far uscire allo scoperto chi ha bisogno di mangiare e si vergogna di chiedere anche solo un panino”.  L’assessora al sociale, Barbara Funari ha presentato con entusiasmo il progetto di “Fondazione Arca” in collaborazione con Roma Capitale per portare un pasto cucinato caldo a chi vive in strada. 

L’iniziativa rientra nell’opera di recupero a favore dei più fragili nella quale vuole distinguersi la giunta Gualtieri.  “Ci siamo insediati a novembre, e purtroppo il freddo era già arrivato – rileva Funari –  ma abbiamo fin da subito attivato dei punti di accoglienza rivolti alle persone più fragili e ad oggi sono 453 i nuovi posti messi a disposizione per l’accoglienza notturna di chi vive in strada, rivolte a diverse categorie come ad esempio alle tante donne straniere che sono finite in strada durante la pandemia perché hanno perso il lavoro come assistenti domestiche e badanti”. 

Riguardo l’immagine che ha fatto il giro del web ed ha scatenato molte polemiche, quella dei marciapiedi nella zona della stazione Termini bagnati con acqua finita sui clochard che abitualmente la notte vi trovano riparo, Funari rimanda al mittente le polemiche, “Alcune soluzioni in questi mesi sono state trovate per accogliere queste persone, anche in piccoli centri in diversi municipi. Se la sanificazione dei marciapiedi, portata comunque all’attenzione delle Ferrovie dello Stato, è comprensibile, il punto è aiutare e non ostacolare l’attività dei volontari e soprattutto semmai contribuire a trovare una soluzione dignitosa per togliere dalla strada quelle persone, acqua o meno”.

Alla presentazione del progetto, presso il Centro della Cristianità, alla Basilica di San Pietro, è  intervenuta anche la Presidente del Primo Municipio, Lorenza Bonaccorsi.  “Per la questione della cura dei senza fissa dimora – ha sottolineato – è necessario un lavoro di rete e capillare, che deve riuscire a togliere dalla strada queste persone, e questo progetto è una modalità utile ad avvicinare coloro che non vogliono avere contatti per poi poter inserire queste persone in un percorso di accoglienza e di presa in carico”.

Il Presidente della “Fondazione Arca”, Alberto Sinigallia, al termine della presentazione ai microfoni di Radiocolonna.it ha spiegato che la ‘’Cucina Mobile’’  si rifà ad un’idea nata a marzo 2020 quando improvvisamente hanno chiuso le mense e le docce rivolte ai più poveri a causa della pandemia. ‘’ Anche i volontari – ha detto – non potevano più svolgere le consuete attività, e i senza fissa dimora rischiavano di rimanere ancora più soli, allora abbiamo deciso di mettere le nostre cucine su ruote in strada per non interrompere il servizio, e anzi ci siamo avvicinati a queste persone che potevano così anche scegliere il loro pasto”.

Secondo Sinigallia  è proprio grazie a questi progetti che molte persone  sono entrate in relazione con i volontari e poi da lì sono andate in un dormitorio, hanno trovato un lavoro e poi dopo una permanenza nella  Casa Arca di Roma, hanno trovato un lavoro e un  tetto. ‘’Questo per noi – ha concluso – è un successo enorme. Noi siamo una “stampella” per chi vuole fare abilitazione, non possiamo cambiare la vita di queste persone, però se hanno bisogno di un aiuto noi ci siamo ed il food truck può essere un inizio”.

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