In Italia il cosiddetto sport di base ricopre un ruolo fondamentale. Sono numerose le realtà amatoriali che registrano una grande partecipazione di cittadini di tutte le età. E a Roma, soprattutto nelle periferie, lo sport funge da collante sociale, oltre che da attività utile per mantenere una buona salute psico-fisica.
L’Associazione Centri Sportivi Italiani (ACSI) è una realtà importantissima nel panorama dello sport di base italiano, e ai microfoni di Radiocolonna.it il presidente, Antonino Viti, sottolinea il ruolo dello sport dilettantistico in Italia e nel Lazio. “Noi veniamo da una stagione sportiva nazionale di grande livello – afferma – con grandi risultati tra Olimpiadi e Para Olimpiadi, che ha dato un importante impulso al mondo dello sport amatoriale e dello sport di base che sta riprendendo in modo esponenziale perché c’è bisogno di movimento”.
Secondo Viti lo sport di base sta trovando una nuova era per poter mettere le radici e poter avere una volta per tutte una ripresa efficace, anche se è chiaro che con la pandemia si sono persi i rapporti sociali e lo sport, le palestre e le piscine non hanno avuto solamente delle restrizioni, ma addirittura dal 2021 anche una chiusura totale. ‘’Oggi le cose sono cambiate – rileva – ed il clima si è un po’ rasserenato, anche se nelle palestre e nelle piscine, ossia negli ambienti chiusi, c’è ancora un po’ di timore nel riprendere l’attività”.
Lo sport di base, meno conosciuto rispetto alle competizioni trasmesse in Tv con sponsor milionari e tv, che peso ha? “E’ il più praticato – risponde Viti – ed è uno sport con un grande valore sociale, fatto per l’inclusione e per la solidarietà, per fare amicizia e conoscersi, per rispettare le regole e per avere un modello di legalità nel rispetto degli altri e nel gioco di squadra c’è un grande valore. Adesso finalmente c’è una ripresa delle attività e ci tengo a sottolineare che lo Stato ha messo a disposizione anche un bonus psicologico per aiutare i ragazzi a uscire di casa. Che cosa c’è di meglio che praticare sport all’aperto per incentivarli?
Quale è il rapporto dell’ACSI con le Istituzioni a livelli nazionale e regionale? Per il presidente i rapporti con le Istituzioni sono buoni, ma per lo sport di base c’è ancora molto da fare. “Per fortuna nella prima stesura nella riforma della Costituzione il Senato – ricorda – ha approvato la dicitura ‘la Repubblica ha interesse a promuovere e a sostenere lo sport in ogni sua forma’’, e questo è già molto importante. Nel Lazio le Istituzioni sono sempre state vicine al mondo dello sport, incentivando la partecipazione, anche se alcuni problemi ci sono, ad esempio c’è ancora molto da fare sul tema degli impianti sportivi, perché molti di essi sono fatiscenti, oppure ancora da riassegnare, inoltre ci sono molti bandi che sono scaduti, non c’è una mappatura vera e propria sulla possibilità di usufruire delle strutture sportive, e nell’era digitale ormai non si può fare a meno di una App del Comune di Roma e della Regione Lazio per capire quale è tutto lo sport a disposizione dei cittadini per esercitarsi. E le istituzioni devono consentire la partecipazione, e verificare che questo diritto sia attuabile e che sia consentito a tutti di svolgere un’attività sportiva”.