Lo sport e le attività sportive hanno un peso sempre maggiore nello svago e nel benessere dei romani e le infrastrutture hanno un ruolo fondamentale. Anche se l’attenzione dei media è rivolta soprattutto a opere di grande popolarità, come lo Stadio della Roma, i cui attori sono finiti sotto inchiesta della magistratura.
Daniele Frongia, all’inizio della giunta M5S è stato uomo chiave della sindaca Raggi, e ora gestisce l’impegnativo Assessorato allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini di Roma Capitale. Dallo scandalo dello stadio della Roma non si è lasciato distrarre: ‘’Chi sbaglia deve pagare’’ si è limitato a dire. E intervistato da Radiocolonna.it, Frongia afferma anche di non aver mai avuto contatti col presidente della Lazio, Claudio Lotito, sul progetto dello Stadio della Lazio.
“Ma non ci sono solo gli Stadi di calcio, stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere – ci tiene a sottolineare – per restituire alla cittadinanza alcune opere incompiute, lasciate marcire negli anni, nonché a promuovere la possibilità dello svolgimento nella Capitale di grandi eventi internazionali (ad esempio le tappe del Giro d’Italia e dell’innovativo circuito della Formula E all’Eur n.d.r.)’’.
Ma al di là delle grandi opere, cosa si sta facendo per la nuova impiantistica necessaria per lo sviluppo delle attività sportive dei romani?
“L’Amministrazione ha messo in atto diverse procedure per dare nuova linfa all’impiantistica romana, basti pensare al Nuovo Regolamento per gli Impianti Sportivi Comunali, approvato nel marzo scorso, che permette di garantire la massima efficienza e funzionalità delle strutture. È sempre attivo inoltre il Bando di Promozione Sportiva, per il quale stiamo procedendo con il Presidente
della X Commissione Capitolina, Angelo Diario, ad un suo aggiornamento per migliorare la fruibilità, per poter meglio accedere a dei fondi stanziati dal Comune per promuovere la pratica sportiva”.
In collaborazione col Coni siete fieri di aver riportato il manto erboso nell’ovale di Piazza di Siena a Villa Borghese, annuale sede di un famoso Concorso ippico internazionale. Quali altri progetti avete allo studio anche col Coni?
“Di concerto con il Coni stiamo realizzando una serie di Playground, uno per municipio, per dare spazio allo sport anche nelle periferie. Altro impegno è stato trovare dei fondi per il Palazzetto di Viale Tiziano, circa 3 milioni a bilancio, grazie ai quali verrà finalmente riqualificato e messo a norma, e per la piscina di Valco San Paolo, circa un milione di euro per completare l’impianto. Stiamo lavorando duramente per la rinascita dello Stadio Flaminio e di Campo Testaccio, per la riqualificazione del Paolo Rosi, per la copertura del centrale del tennis, abbiamo avviato la procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di gestione della piscina di via Taverna. E questo solo per elencare alcune tra le principali azioni svolte dall’Amministrazione”.
Il recupero di Campo Testaccio e dello Stadio Flaminio sono due obiettivi dell’amministrazione. A che punto è la situazione?
“Obiettivo è restituire questi due impianti alla cittadinanza ripuliti, riqualificati e funzionanti. Entrambe le situazioni sono costantemente al vaglio dell’Amministrazione, attualmente stiamo attendendo il via libera per la bonifica degli spazi, successivamente si potrà procedere con la riqualificazione e solo in seguito sarà possibile renderli nuovamente accessibili. Inutile nascondersi, non
saranno tempi brevi, per questo sono al vaglio anche diverse ipotesi alternative: cercheremo di offrire una situazione di fruibilità più immediata possibile di Campo Testaccio e stiamo valutando l’attuabilità di riqualificazione immediata dell’anello esterno del Flaminio da dedicare allo sport a fruizione gratuita”.
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha detto “Faremo lo stadio prima di quello della Roma”. Come amministrazione siete al corrente di progetti o idee per lo stadio della Lazio o per ora stiamo ancora nel campo delle dichiarazioni?
“Non ho avuto contatti con il Presidente Lotito su questo tema”.
Le opposizioni vi hanno stuzzicato sui costi che avrebbe avuto il Giro d’Italia per le casse comunali. Gli assessorati competenti dicono che non ci sono stati costi aggiuntivi ma l’opposizione non molla la presa. Anche se non c’è stata una variazione di bilancio, quanto è costato il Giro alla città?
“Roma Capitale non ha versato un euro per il Giro d’Italia. L’Amministrazione ha assicurato i servizi di pulizia e di ripristino del decoro urbano, analogamente ad altri grandi eventi cittadini, ha provveduto al transennamento di alcuni tratti di strada e garantito la presenza di quasi 200 volontari del Servizio Civile”.
Quei soldi non si sarebbero potuti comunque spendere meglio?
Il Giro d’Italia, dopo il successo della Formula E, ha portato alla Città un indotto importante visto l’altissimo numero di appassionati che si sono riversati per le vie di Roma. Si sono registrate circa 50 mila presenze del pubblico lungo il tracciato e decine di milioni di spettatori televisivi, i quali hanno potuto assistere alla chiusura di un prestigioso evento sportivo nella cornice più bella del mondo”.