Slitta a dopo l’estate il responso definitivo sul progetto rinnovato dello Stadio della Roma. La Regione Lazio, che ha raccolto i pareri degli enti coinvolti, annuncia che sarà aperta a settembre una nuova conferenza dei servizi, quella cui spetterà la decisione definitiva. Sul piatto c’è il piano emerso dall’accordo tra Campidoglio e società giallorossa all’insegna di un taglio netto delle cubature. “Le modifiche hanno sicuramente un impatto urbanistico minore sull’area ma diminuiscono anche le risorse per le opere pubbliche – sottolinea ora la Regione -. Per questo molte amministrazioni segnalano con forza la necessità di rivedere, migliorare, ripristinare opere ed interventi sia sulla viabilità, sia sul trasporto pubblico”.
Il nodo opere era già emerso all’indomani dell’intesa, ma ora viene messo nero su bianco. Parlando della diminuzione dei fondi
per le opere pubbliche l’amministrazione a guida Nicola Zingaretti chiarisce che le “risorse per le opere di interesse generale” calano “da 196 milioni a 80,6 milioni”. Non basta: tra le istituzioni che “segnalano con forza la necessità di rivedere, migliorare, ripristinare opere” vengono annoverate: Roma Capitale (Dipartimento Mobilità e Trasporti), Città Metropolitana (Dipartimento Viabilità ed Infrastrutture Viarie), Regione Lazio (Direzione Trasporti) e Ministero dell’Infrastrutture e Trasporti.
“Noi non abbiamo dato parere contrario, abbiamo solo detto che c’è bisogno di avere una viabilità adeguata”, spiega il
ministro Graziano Delrio. E il collega Luca Lotti addirittura rilancia: “Con un parere positivo da parte del Governo è finalmente arrivato in fondo questo procedimento”. Il responsabile dello Sport, quindi, esprime “massima disponibilità del Governo” a sedersi al tavolo con Comune, Regione e Roma Calcio per individuare possibili soluzioni condivise: “Lo Stadio della Roma rappresenta un’infrastruttura sportiva di interesse pubblico. Noi ci siamo”.
“La Regione Lazio – rimarca pure l’assessore competente del Lazio Michele Civita – sta lavorando con imparzialità per garantire tempi certi e trasparenza, con l’obiettivo di dotare Roma di una nuova moderna infrastruttura sportiva e, contestualmente, di nuove opere e servizi indispensabili”.
Parole che suonano anche come una replica alle pressanti critiche mosse in questi giorni dal M5S in Campidoglio al Pd e all’amministrazione Zingaretti in particolare. Accuse ancora oggi rilanciate dal capogruppo pentastellato Paolo Ferrara: “Nel Pd ormai sono in uno stato confusionale. E’ evidente che chi grida al fallimento abbia come obiettivo principale influenzare l’iter in corso di svolgimento per tentare di reintrodurre colate di cemento di cui la sostenibilità del progetto, la città e i romani non hanno alcun bisogno”.
Della necessità di un “confronto costruttivo e sereno tra le diverse istituzioni” parla invece l’assessore all’Urbanistica della giunta Raggi Luca Montuori che tuttavia poi sottolinea: “Roma Capitale porterà al tavolo con determinazione i principi irrinunciabili che hanno guidato l’interesse pubblico a partire dalla riduzione delle cubature”.