C’è aria di festa a Pietralata, il quartiere a est della Capitale che ospiterà il nuovo stadio dell’As Roma. L’annuncio ufficiale del progetto è arrivato ieri dopo l’incontro tra il Ceo del club giallorosso, Pietro Berardi, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ma tra gli affezionati romanisti del quartiere l’entusiasmo si respirava già da qualche tempo. “Non vedono l’ora di vedere ‘sto stadio”, racconta Silvia che lavora in un piccolo bar in via delle Cave di Pietralata. “Questo è un baretto di quartiere quindi sono sempre le stesse persone: tutti i giorni a parlare di questo stadio – prosegue -. Da una parte non vedo l’ora che apra, così si risolvono tanti problemi”. Per residenti e romanisti il conto alla rovescia è quindi iniziato. “Fantastica come idea, pure vicino a casa, stupendo”, aggiunge un tifoso della Roma mentre sorseggia il suo caffè. “Sono contenti tutti, visto che così si rivaluterà anche il quartiere, è una bellissima notizia”, continua Cesare, un anziano affezionato della caffetteria.
L’impianto per il quartiere, infatti, per molti si tradurrà in investimenti, strutture e servizi per tutto il quadrante di Pietralata. “A livello commerciale e lavorativo crescerà tanto la zona, si riqualificherà molto”, spiega Dario che abita nei pressi dell’area in cui sorgerà lo stadio. Della stessa idea sono anche gli studenti e i fuori sede della zona, che dista poco da una delle sedi distaccate dell’università La Sapienza. “Magari se verrà promossa di più la metro, con più corse, la gente sarà anche più invogliata a prenderla, è più comodo e non devi cercare parcheggio”, sottolinea Francesca, una studentessa che vive nel quartiere. “Ho un po’ il timore per gli affitti – aggiunge -, non si sa se si alzeranno o scenderanno”.
Nella zona di Pietralata il tifo è per lo più di colore giallorosso. Tra gli sporadici affezionati biancocelesti che passeggiano per le vie della zona però alcuni hanno accolto la notizia con ottimismo, mentre altri rimangono scettici. “Io sono laziale, potrei essere contento se porta del bene al quartiere e alla città. Se un’opera infrastrutturale così importante dovesse avere riscontri positivi anche in termini di servizi, lavoro e viabilità che serve, ben venga”, spiega Marco, che è tifoso della Lazio. La prima gara è attesa per il 2027, anno in cui il club giallorosso – in occasione del centenario della fondazione della squadra – spera di inaugurare la struttura: l’impianto dovrebbe avere una capienza massima tra i 60 e i 65 mila posti.
Allo stato attuale in cui versano le metropolitane nella zona, però, l’ipotesi è che possa rendersi necessario un intervento sul fronte del trasporto pubblico per potenziare i collegamenti. Intorno al perimetro del nuovo impianto sportivo, infatti, la preoccupazione è soprattutto per il grande flusso di pendolari e tifosi che si riverseranno nella zona. “Qualcuno è contento, qualcuno un po’ meno, si temono grosse ripercussioni sul traffico”, spiega un esercente di una cartoleria del quartiere. “Ovviamente se fai uno stadio del genere dovrai pure rifornirlo di servizi adeguati”, aggiunge un tifoso. “Siamo contenti se non intasa tutta Roma – prosegue un altro -. Speriamo la gestiscano meglio di Tor di Valle. Roma già è complicata così”.
E anche da parte delle istituzioni locali l’entusiasmo è tanto. “Per noi significa molto, un investimento per ricucire una ferita urbanistica presente da molti anni”, spiega il presidente del Municipio Roma IV, Massimiliano Umberti. Con l’impianto, infatti, verrà recuperata l’area dell’ex Sdo di Pietralata abbandonata da anni: si tratta di uno spazio di circa 20 ettari delimitato da via dei Monti Pietralata, via dei Monti Tiburtini, via Chiaromonte e via degli Aromi. “Un investimento che significa indotto, posti di lavoro, un Municipio più bello e con più servizi. Siamo entusiasti come lo sono i cittadini”, aggiunge. E sul fronte viabilità, Umberti conclude: “Dovrà cambiare lo stile di vita dei tifosi abituati ad andare allo stadio con motorino e macchina, dovranno abituarsi ad andare con la metropolitana, visto che nelle vicinanze dello stadio sono presenti quattro stazioni. Il problema del tanto traffico nel tempo si risolverà da solo”.