Suppletive: M5s rinuncia a seggio Roma, malumori nella base

Per il collegio di Primavalle, circa 120mila votanti, è dunque corsa a 5.

Malumori nella base del M5s romano per la mancata candidatura del Movimento alle Suppletive nel collegio di Roma Primavalle. Fino a ieri sera i pentastellati locali si aspettavano che ci sarebbe stato un candidato per il seggio in Parlamento lasciato libero dalla 5 stelle Emanuela Del Re.

Poi, nel vuoto della comunicazione sul tema, la constatazione che, invece, non si correra’: “Non mi sembra una mossa particolarmente astuta non presentarsi – commenta questa mattina un eletto romano- Di certo oggi sara’ argomento di discussione”. “Non so proprio come spiegarmelo, o non c’era un candidato forte, o e’ stata una scelta in accordo con il Pd nazionale, con cui vanno molto piu’ d’accordo che a Roma”, azzarda un altro. “Ci sara’ un candidato in meno che lavora con il simbolo dei 5 stelle nel prossimo mese. E’ quanto meno strano, diciamo cosi'”, chiosa un terzo.

Per il collegio di Primavalle, circa 120mila votanti, e’ corsa a 5. Il collegio e’ difficile per tutti, i 5 Stelle nel 2018 hanno vinto di una incollatura pur in una tornata elettorale a loro favorevole. I nomi piu’ noti, non a caso, sono quelli degli outsider che si candidano senza partito.

Hanno depositato le firme l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, radiato dalla magistratura dopo il cosiddetto ‘caso Procure’, e poi l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, un passato nel M5s ora vicina all’Italia dei Valori.

Il Pd invece mette in campo il segretario della federazione romana Andrea Casu, 40 anni, esperto di pubblica amministrazione digitale. Mentre il centrodestra schiera in extremis Pasquale Calzetta di Forza Italia, ex minisindaco dell’Eur, che nel 2018 arrivo’ secondo nella votazione per il collegio.

In corsa anche Giovanni Antonio Cocco, sostenuto dal Partito Liberale Europeo e da Rinascimento di Vittorio Sgarbi.

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