Termini e Tiburtina: il confine che divide le competenze di Atac e di FS

Radiocolonna alla scoperta del ‘checkpoint Charlie’ delle grandi stazioni di Roma

Se c’è degrado o subentra un problema alle stazioni Termini e Tiburtina di Roma la responsabilità è di Ferrovie dello Stato o di Atac?

È questo uno dei capitoli controversi sulla coabitazione – nello stesso luogo – di un fulcro sia del trasporto pubblico capitolino che del traffico ferroviario italiano.

Un hub ibrido che vede passare ogni giorno – sul fronte treni – 480mila passeggeri per un totale annuo di circa 150mila viaggiatori. Un numero enorme.

Un’individuazione dei confini fisici non sia una questione di lana caprina, da addetti ai lavori, ma un modo per capire dove ricade la responsabilità dell’uno o dell’altro in caso di problemi.

Atac fa sapere a Radiocolonna che a Termini il ‘checkpoint Charlie’ che divide la propria area di competenza è delimitata dalla grande cancellata nera che anticipa i tornelli.

L’addetta all’infopoint ci fa notare anche una differenza cromatica nella pavimentazione, grigio scura per la partecipata romana e bianco per la l’spa che da poco s’è vista azzerare cda e management.

Nelle immagini di Radiocolonna il passaggio dalle due sfere di competenza, un trapasso che gli utenti effettuano ogni giorno senza spesso rendersene conto:

 

Analogo il discorso alla stazione Tiburtina, anche se con una ‘viabilità’ interna diversa. Qui non c’è l’imponente cancellata o il cambio di maioliche ma da un punto ben visibile inizia la sfera d’influenza di Atac, come si può notare dagli scatti di Radiocolonna:

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