Tiburtina: rimossa la baraccopoli nei pressi della stazione

Ama, polizia e vigili urbani hanno rimosso decine di tende abitate da somali. Soddisfatti i residenti. L’operazione ne anticipa altre anche in oltre 160 stabili abbandonati al degrado.

Rimozione forzata per decine di tende e giacigli di fortuna in situazioni igieniche drammatiche, a due passi dalla stazione Tiburtina e dal cimitero monumentale del Verano: spesso questi accampamenti di fortuna vengono realizzati nei pressi di luoghi dotati di infrastrutture di servizio, come fontanelle e bagni pubblici.

Una sacca di degrado sotto forma di insediamento abusivo, a ridosso dei piloni del cavalcavia della tangenziale Est, che creava anche problemi di sicurezza per chiunque passasse in quella zona per raggiungere i vicini uffici o il quartiere di piazza Bologna e viale delle Provincie, 

Ieri mattina- racconta ‘’Il Messaggero – è arrivato lo sgombero per la baraccopoli di piazza delle Crociate, con l’intervento della polizia locale del II gruppo Sapienza e degli agenti della polizia di Stato, insieme agli operatori dell’Ama intervenuti per sgomberare l’accampamento abusivo da masserizie e rifiuti – e dei servizi sociali del Campidoglio. 

Da settimane, ormai, in quel punto si era creato un insediamento di persone senza fissa dimora, in buona parte di nazionalità somala, rimasti fuori dai circuiti di assistenza e socialmente emarginati. «Non parliamo neanche più di transitanti che dormono una notte in attesa del pullman della mattina dopo all’alba, ma di chi ormai è uscito dai radar e ha grossi problemi e disagi», raccontano a ‘’Il Messaggero’’ i volontari che lavorano nell’area. Ultimamente si sono verificati alcuni roghi in quella zona, alimentati soprattutto dalla presenza dei rifiuti abbandonati, rendendo urgente lo sgombero della baraccopoli. L’intervento, durato poco più di un’ora, si è svolto senza particolari problemi o momenti di tensione. Alle persone trovate sul posto (tutte identificate) Ama e forze dell’ordine hanno permesso di portare via alcuni oggetti, prima di procedere alla bonifica. 

Una volta recuperati i materiali utilizzati per sostenere la baracca, gli addetti si sono dedicati a catalogare pentole, posate e contenitori per la conservazione del cibo e altri oggetti da avviare a smaltimento. 

Soddisfatti i residenti della zona, che da tempo avevano sollecitato gli uffici competenti a darsi da fare, per rimuovere una situazione di degrado ormai intollerabile «Finalmente qualcuno si è mosso per eliminare gli accampamenti che avevano finito per trasformare l’area in una tendopoli per senzatetto», è uno dei messaggi apparsi sugli account social dei gruppi di cittadini del quartiere. 

Gli sgomberi e la pulizia di sottopassi e aree sottostanti i cavalcavia saranno sempre più frequenti: fanno parte integrante di un programma di interventi per il decoro e la sicurezza avviato, anche su impulso delta Prefettura, prima con Bruno Frattasi e ora con l’attuale prefetto Lamberto Giannini. 

I prossimi passi, sul fronte del ripristino della legalità, prevedono tra l’altro una ricognizione sugli stabili abbandonati e in stato di degrado, che potrebbero essere oggetto di occupazioni abusive, che va aggiunta al censimento delle persone che abitano negli edifici illegalmente occupati. 

A Roma la lista dei palazzi in questa situazione è piuttosto lunga e sarà aggiornata passo dopo passo dall’amministrazione capitolina – tra cinema abbandonati, ex fabbriche, ex uffici, ex scuole e altri immobili di proprietà della pubblica amministrazione. L’ultima ricognizione nella Città eterna parla di 161 immobili in stato di abbandono, di cui oltre un terzo di proprietà di Palazzo Senatorio. 

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